La biblioteca civica di Ceneda scoppia. Lo conferma anche il sindaco Miatto: “Darle una sede adeguata è una delle tante nostre priorità”

“Siamo tutti critici, come il consigliere comunale Alessandro De Bastiani, sulla nostra cara biblioteca che è insufficiente negli spazi e inadeguata. Ma non ci limitiamo alla critica. Stiamo infatti ragionando su alcune idee”.

Il sindaco Antonio Miatto, all’indomani del sopralluogo alla biblioteca civica e al compendio Papadopoli organizzato dal presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio (qui l’articolo), ammette che le criticità rilevate dall’esponente di Rinascita Civica sono note. E da tempo. Gli spazi della biblioteca di Ceneda sono ormai insufficienti. E nonostante ciò, continua ad essere uno dei luoghi più frequentati da studenti e appassionati della lettura.

Il consigliere De Bastiani ha suggerito di sfruttare gli spazi della rotonda di villa Papadopoli, dopo opportuni interventi, per ampliare la biblioteca. “Ci sono più idee in campo – interviene il sindaco -, però al momento sono appunto solo idee. Anche queste richiedono analisi approfondite e la ricerca di fondi. Chiaro che prima o dopo dovremo intervenire, perché è evidente a tutti che la biblioteca oggi è inadeguata e insufficiente”.

“Sono tante e troppe le priorità che ci sono in città – rileva Miatto -, penso che non basteranno due sindaci dopo di me a risolverle tutte”.

Qualcosa si potrebbe smuovere per dare alla biblioteca una sede più idonea se villa Papadopoli sarà venduta. Con la somma incassata, il Comune potrebbe infatti dare seguito a questo e ad altri progetti.

La decisione di vendere villa Papadopoli ha diviso l’opinione pubblica. Ancora non c’è un avviso di alienazione, ma qualcosa si sta muovendo. “Sì, c’è qualcosa – aggiorna Miatto con riferimento all’alienazione della villa cenedese -, ma nulla di definitivo. Ci sono degli interessi, locali e nazionali, ma niente di certo al momento”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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