La Diocesi di Vittorio Veneto e La Chiave di Sophia propongono il diciottesimo Festival Biblico. Dodici appuntamenti sul tema del “realismo” dell’Apocalisse

Da venerdì 20 a domenica 22 maggio Vittorio Veneto ospita la diciottesima edizione del Festival Biblico, evento promosso dalla Diocesi di Vicenza e Società San Paolo, a cui aderiscono le diocesi di Verona, Padova, Adria – Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso e Alba. Il tema esplorato in tutti gli incontri è quello dell’Apocalisse, “e vidi un nuovo cielo e una nuova terra” (Ap 21,1), che dà significato alla storia e apre una visione nuova e liberatoria sul futuro.

La diocesi vittoriese e “La Chiave di Sophia” (rivista di filosofia pratica) hanno redattto un calendario di 12 appuntamenti tra dialoghi, meditazioni in cammino, concerti e teatro che avranno Ceneda come palcoscenico principale, fino allo spettacolo conclusivo che si terrà domenica sera a cura dell’Accademia Teatrale da Ponte.

“Sono già alcuni anni che la diocesi di Vittorio Veneto si è coinvolta nel Festival biblico. Ritengo che sia stata una scelta davvero positiva, che aiuta le persone a cogliere la straordinaria capacità della parola della Sacra Scrittura di illuminare e interpretare le situazioni che stiamo vivendo”, dice il vescovo Corrado Pizziolo nel presentare il programma, “Così è anche quest’anno, in cui verrà messo a fuoco il libro dell’Apocalisse. Quando, ad esempio, diciamo “apocalittico“, intendiamo “catastrofico“. In realtà “apocalittico” significa “rivelativo” e – alla luce del contenuto di questo libro – si tratta di una rivelazione piena di speranza. Non si può certo dire che in quest’epoca di sommovimenti e di paure non ci sia bisogno di speranza“.

“Il festival biblico si conferma un appuntamento culturale di ampio respiro per la città di Vittorio Veneto: teologia, filosofia, arte, letteratura, geopolitica, musica, teatro, spiritualità a confronto sul tema dell’’Apocalisse”, sottolinea Elena Casagrande presidente de “La Chiave di Sophia, “È la dimostrazione di come anche i testi sacri possano aprirsi ad un pubblico ampio ed eterogeneo, anche di neofiti o  laici. Questo il senso della cultura e del fare cultura: una sfida al coinvolgimento dell’intera comunità e del territorio, proponendo occasione di crescita personale e collettiva”.

“L’Apocalisse, che è un tema di rinascita e non di fine violenta come può sembrare, si dimostra sempre più attuale in una primavera che ci traghetta fuori da due anni di pandemia – prosegue Casagrande – Anche in questa diciottesima edizione il festival  vittoriese affianca il testo biblico alla filosofia, all’attualità e alle arti per creare occasioni di riflessione e dialogo. Abbiamo lavorato sodo e con grande affiatamento tra le diverse realtà del territorio, ci auguriamo che il calendario possa incontrare la curiosità del pubblico”.

“Siamo molto entusiasti che per il secondo anno consecutivo gli organizzatirui del Festival Biblico della diocesi di Vittorio Veneto abbiano scelto la nostra città come palcoscenico unico della kermesse”, è il commento di Antonella Uliana, assessore alla cultura, “Anche per il 2022 il programma si dimostra ricco ed eterogeneo, capace di accendere l’interesse di un pubblico ampio”.

A Vittorio Veneto, dunque, si “indaga” il realismo dell’Apocalisse, l’annuncio della promessa (e non di una catastrofe imminente) attraverso la quale leggere i cosiddetti “segni dei tempi” e del nostro. Il tema dell’Apocalisse verrà  svelato anche ai bambini con le letture a cura di LeggiamoliForte nel Parco di Papadopoli (sabato 21 maggio ore 15.30).

Della relazione tra Bibbia e scienza parleranno l’astrofisico Piero Benvenuti e il teologo don Costantino Rubini domenica 22 maggio alle 18 nell’aula civica del Museo della Battaglia. Sempre domenica alle 16, nel cortile del Seminario Vescovile, si terrà il format del Biblico Geografia delle fedi con uno sguardo sul futuro del Pakistan.

Ad aprire il festival, venerdì 20 maggio alle 17.30, sarà il biblista Federico Zanetti che presenterà i tratti fondamentali dell’ultimo libro della Bibbia, mentre l’iconografa vittoriese Nikla de Polo presenterà l’icona dell’Apocalisse. Alle 21 l’attrice Lucilla Giagnoni al Teatro Da Ponte proporrà lo spettacolo “Apocalisse. Per una riNascita”.

Due proposte molte suggestive si svolgeranno all’aperto: “La forza della mitezza. In cammino con Albino Luciani”  con partenza da Piazza Papa Giovanni Paolo I sabato dalle 18.30, per seguire don Davide Fiocco (patrologo, coautore della Positio per la causa di canonizzazione di Papa Luciani) e la violionista  Sabina Bakoldina; all’alba di domenica 22 maggio si camminerà per scoprire il senso del tempo, meditazione/passeggiata verso il Santuario di Sant’Augusta con Ludwig Monti (Monaco di Bose), accompagnata dall’arpa di Giada Dal Cin.

Sabato alle 21, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, l’antitesi tra Bene e Male, Vita e Morte, Luce e Tenebra, Spirito e Materia verrà scandita nel concerto dell’ensemble La Reverdie. A chiusura del festival domenica 22 maggio alle 21 andrà in scena lo spettacolo  “Nulla sarà più come prima. Tutto resterà come prima” sull’opera di Eugenie Ionesco “Il re muore”, riadattata dal Centro Teatrale da Ponte.

Alla realizzazione del Festival Biblico hanno partecipato Comune di Vittorio Veneto, La Chiave di Sophia, Centro Teatrale da Ponte, Centro Culturale Humanitas, Museo di Scienze Naturali di Vittorio Veneto, Museo di Arte Sacra, Biblioteca del Seminario, gruppo lettori della biblioteca Civica di Vittorio Veneto,Camera di Commercio Treviso-Belluno, L’azione, Fondazione Dina Orsi, Falmec, Acli Treviso, Banca della Marca, Assicurazione Cattolica Agenzia di Conegliano, N.G.E., Ristorazione Ottavian. Per tutti gli appuntamenti è consigliata la prenotazione scrivendo a vittorioveneto@festivalbiblico.it.

Il Festival Biblico vittoriese segue di una settimana quello che si è appena concluso nella Diocesi di Treviso, che per il secondo anno è coinvolta nella manifestazione. Sedici gli appuntamenti che, tra il 12 e il 15 maggio, si sono svolti in vari luoghi della città avendo sempre come filo conduttore l’ultimo libro della Bibbia.

Tra gli eventi più seguiti  la tavola rotonda con il vescovo Michele Tomasi e l’imam Yahya Sergio Pallavicini, sulla valorizzazione del dialogo interreligioso. Fino al 5 giugno nel chiostro maggiore del Seminario vescovile saranno esposte 45 opere pittoriche di giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia che hanno interpretato il tema dell’Apocalisse.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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