Sarà l’autopsia disposta dalla Procura di Treviso ad accertare le cause della morte di Giovanni Prati, il 56enne vittoriese ritrovato senza vita nella sua casa di via del Fante a Ceneda giovedì pomeriggio.
Il corpo dell’uomo era all’interno dell’abitazione insieme ai suoi cinque cani di grossa taglia, che ne hanno purtroppo fatto scempio.
Il sostituto procuratore Giulio Caprarola ha aperto un fascicolo a carico di ignoti con ipotesi di reato di morte in conseguenza di altro reato e ha deciso di procedere con l’autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni.
L’esame dovrà accertare la causa e l’epoca della morte dell’uomo, che risalirebbe a parecchi giorni prima del ritrovamento.
Per questo ha disposto anche gli esami tossicologici per stabilire se Prati avesse assunto qualche sostanza. L’esame servirà anche a stabilire se i cani abbiano avuto un ruolo nel suo decesso e cioè se lo abbiano aggredito e sbranato. O se, come sembrerebbe dalla prima ricognizione esterna del cadavere, l’abbiano morso solo in seguito, straziandolo. Gli animali sono stati affidati al canile sanitario dell’Ulss 2 a Ponzano Veneto.
A dare l’allarme, giovedì pomeriggio, era stata la sorella del 56enne, preoccupata perché non lo sentiva da qualche giorno.
A fare la tragica scoperta sono stati i Carabinieri, entrati nella casa insieme ai Vigili del fuoco. Prati viveva da solo in via del Fante, insieme ai suoi adorati cani.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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