“La volontà politica è l’unico strumento per fermare la guerra”: concluso il Corso di Geopolitica di Cesmar

Si è conclusa venerdì l’edizione 2024 del Corso di Geopolitica, un ciclo di incontri promossi da Cesmar (Centro studi di geopolitica e strategia marittima Circolo fratelli Bonaldi), con il patrocinio della città di Vittorio Veneto, il supporto di Banca Prealpi SanBiagio e associazione NoixNoi (è in arrivo il nuovo programma 2025).

L’avvocato Danilo Riponti

L’ultimo incontro si è tenuto al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto, con un appuntamento dal titolo “Il Vicino Oriente visto dalla penisola arabica”, tenuto dal diplomatico e vicepresidente del Cesmar Mario Boffo e moderato dall’avvocato Danilo Riponti.

L’incontro, fin dalla sua premessa, si è posto l’obiettivo di analizzare la situazione socio-politica del Vicino Oriente, con un focus su alcuni Paesi che, per un certo lasso di tempo, non sono stati presi in considerazione, appunto perché considerati lontani.

Il diplomatico Mario Boffo

I fatti che stanno animando la situazione politica estera e internazionale, invece, hanno mostrato quanto la situazione vissuta da tali Nazioni possa influire anche sullo status dell’Occidente che, nella condizione attuale, avrebbe secondo Boffo “sufficienti forze economiche e militari per un dialogo”.

Un Oriente spesso al centro della cronaca internazionale per “ribellioni e casi di terrorismo”.A tal proposito, Mario Boffo ha ribadito quanto la situazione palestinese esista da sempre, fin dal 1948, e non sia quindi una vicenda figlia di questi tempi.Una situazione, quella palestinese, che “pare non avere soluzioni”.

Boffo si è quindi soffermato sullo Stato dello Yemen, di cui “non si sa nulla”, in quanto “non ha mai toccato davvero gli interessi occidentali”. 

“L’Italia deve essere presente, perché il controllo dello Yemen è importante per tutti i Paesi nel Mediterraneo – ha detto Boffo – L’Italia ha avuto un passato importante lì e una grande parte nel sostenere lo Yemen, fino a quando ha ritenuto che quello Stato non fosse importante”. Allo stesso modo, “non sappiamo cosa stia succedendo in Siria”.

“Ci sono tante tensioni sotto traccia”, ha osservato Boffo, chiarendo come la questione orientale non sia una tematica così facilmente descrivibile. Sulla situazione di conflitto attuale tra israeliani e palestinesi, il diplomatico ha chiarito che “le soluzioni possono essere tante, ma ci vuole la volontà politica di mettere fine alla guerra“. “Lo strumento politico è l’unico per fermare la guerra”, ha ribadito.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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