Travisati con delle parrucche entravano nelle banche e una volta dentro non risparmiavano la violenza contro clienti e dipendenti dell’istituto di credito. in tutte le occasioni, infatti, è stato preso in ostaggio un cliente che veniva minacciato con un coltello puntato al collo. Se da un lato i due albanesi accusati di tre rapine (a Vittorio Veneto, Motta di Livenza e Ortisei) sono risultati dei dilettanti, facendosi sfumare due colpi a causa del temporizzatore delle banche, dall’altro il loro modo di avvicinarsi all’obbiettivo è risultato essere molto complesso.
I due cittadini albanesi si avvicinavano all’obbiettivo utilizzando una Mercedes classe A “pulita” e intestata a un connazionale e di un veicolo rubato per arrivare proprio di fronte alle banche e per fuggire subito dopo. È stato un cittadino vittoriese, appreso del tentativo di rapina nel centro della città, ad avvisare i Carabinieri di questo strano scambio di vetture. Grazie alla testimonianza i Carabinieri hanno visionato le telecamere di videosorveglianza della zona e sono riusciti a risalire ai due rapinatori. Uno di loro è stato arrestato all’interno di un’abitazione a Caorle, l’altro è tutt’ora ricercato ma, secondo gli investigatori, avrebbe già lasciato il territorio nazionale.
I due sono accusati di tre rapine (di cui una solamente riuscita) compiute tutte con lo stesso modus operandi: la prima il 20 marzo alla filiale della BPM di Vittorio Veneto utilizzando la Mercedes Classe A e una Ford C-Max (rubata nei giorni precedenti da un’abitazione del veneziano) quando non sono riusciti a mettere a colpo il segno a causa del temporizzatore per l’erogazione del denaro. La seconda (anche questa sfumata a causa del temporizzatore) il 25 marzo ai danni della filiale della Credit Agricole di Meduna di Livenza utilizzando sempre la Mercedes Classe A del primo “colpo” e una Renault Clio sottratta nei giorni precedenti dal garage di un’abitazione di Cessalto.
La rapina andata a segno è stata invece compiuta qualche giorno più tardi, il 3 aprile ai danni della filiale di Ortisei della Cassa di Risparmio di Bolzano quando, utilizzando sempre lo stesso modo di avvicinamento, si sono fatti consegnare due mila euro. In questo caso, oltre all’auto rubata, i due hanno utilizzato anche un fucile (che è risultato essere una carabina ad aria compressa) anche questa sottratta da un’abitazione di San Stino di Livenza.
Le indagini dei Carabinieri, iniziate dalla Compagnia di Vittorio Veneto, hanno permesso di risalire ai due rapinatori: sarebbero due albanesi di 40 e 41 anni quest’ultimo è risultato anche essere irregolare sul territorio nazionale e con diversi alias. All’interno dell’abitazione hanno trovato anche 13 chili di hashish ed è quindi scattato per lui anche l’arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Video: Carabinieri)
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