L’associazione nazionale Cavalieri di Vittorio Veneto torna a vivere. Il Consiglio comunale approva le modifiche allo statuto


Rinasce l’associazione nazionale Cavalieri di Vittorio Veneto – Victoria Nobis Vita, che in origine riuniva coloro che avevano combattuto la Grande Guerra e potevano fregiarsi del titolo di Cavaliere di Vittorio Veneto. Con l’approvazione, all’unanimità, delle modifiche dello statuto votate giovedì dal consiglio comunale di Vittorio Veneto, l’associazione prende così nuovamente vita e in altra veste.

Fondata nel 1968, con la scomparsa dell’ultimo reduce della Grande Guerra l’associazione era di fatto morta, non avendo più alcun socio se non il Comune di Vittorio Veneto. Le associazioni combattentistiche d’arma hanno chiesto al sindaco Antonio Miatto di ridare vita all’associazione a livello nazionale.

Abbiamo così provveduto – ha spiegato il sindaco in consiglio comunale – a fare stendere un nuovo statuto per ridare vita all’associazione”.

Ora, dunque, il requisito di essere combattenti della Grande Guerra per esserne socio è venuto meno. “Si potranno così associare anche epigoni dei Cavalieri di Vittorio veneto e persone sensibili a questo argomento” ha annunciato Miatto.

L’associazione, iscritta al Ministero della difesa, manterrà la sua sede nazionale a Vittorio Veneto.

Gli scopi vengono integrati, puntando ora anche sulla divulgazione culturale dei fatti legati alla Grande Guerra e alla memoria dei combattenti, ma anche sulla promozione tra i giovani dei valori della Repubblica Italiana e sulla tutela dell’archivio storico dell’associazione.

Il Comune di Vittorio Veneto avrà il diritto di nominare un suo rappresentante all’interno del consiglio direttivo dell’associazione.

Ottenuto il voto favorevole del consiglio, ora l’iter burocratico potrà procedere per ridare vita, e soci, all’associazione Cavalieri di Vittorio Veneto.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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