Lavori in corso alla chiesa di Santa Giustina. L’architetto Nassuato: “Rinvenute due iscrizioni storiche durante l’intervento al campanile”

Cantiere aperto a Santa Giustina di Vittorio Veneto: sono ben visibili i ponteggi che rivestono completamente la facciata della chiesa parrocchiale, a breve oggetto di importanti lavori di restauro assieme all’adiacente campanile.

Si tratta di un restauro conservativo delle due opere parrocchiali, oltre che del ripasso del manto di copertura della chiesa, in particolare per i danni provocati da una recente tempesta che ne ha sconquassato l’impianto dei coppi.

È in dirittura d’arrivo la prima fase dell’intervento, come spiega l’architetto Fabio Nassuato: “Entro fine agosto o i primi di settembre completeremo i lavori sul campanile, e toglieremo le impalcature. Per quanto riguarda la chiesa, prevediamo di ultimare l’opera entro il mese di ottobre 2022”.

Questo intervento a Vittorio Veneto si inserisce peraltro in una fase in cui la stessa cattedrale di Ceneda è interessata da importanti lavori di restauro che hanno preso il via la scorsa primavera (qui l’articolo).

C’è anche una novità importante: “All’interno del campanile sono state trovate due incisioni storiche – afferma Nassuato –: la prima risale probabilmente ai primi anni del 1600 e le parole impresse non sono facilmente decifrabili, mentre l’altra è stata realizzata su rame nel Novecento, in occasione di un intervento edilizio del quale si possono oggi leggere anche i nomi degli autori di quel tempo”.

L’opera di manutenzione straordinaria è argomento vivo nell’agenda nella comunità di Santa Giustina guidata dal parroco don Marco Favret, il quale aggiorna costantemente i propri fedeli attraverso il bollettino settimanale: “Procedono i lavori per il restauro conservativo delle facciate e il ripasso del manto di copertura della chiesa di Santa Giustina – si legge sull’edizione di queste domeniche -: un monumento nazionale che all’esterno aveva bisogno di riacquistare il giusto decoro”. Nel foglietto viene espresso anche l’auspicio che la stessa comunità cristiana riesca a supportare l’impegno economico che la parrocchia sta affrontando.

L’intervento riguarda un gioiello della comunità vittoriese: come si legge sul sito della diocesi, la chiesa, secondo un’iscrizione che si trova nell’atrio, fu eretta nel 1227. In origine dipendeva dai Monaci Cistercensi di Follina ma nel 1228 fu ceduta ai Monaci Benedettini di Padova i quali vi costruirono un priorato. La potente famiglia dei Caminesi di Sopra, signori locali, la dotarono di beni e di rendite; essa divenne così, praticamente, la loro Cappella gentilizia.

Il monastero che sorse accanto alla chiesa, passò in seguito alle Monache di S. Benedetto e poi alle Canonichesse Regolari Agostiniane. Dopo le soppressioni napoleoniche, la chiesa divenne semplice succursale della Parrocchia di Serravalle e fu eretta in Parrocchia il 10 dicembre 1947. È monumento nazionale. Custodisce il mausoleo sepolcrale di Rizzardo VI da Camino eretto negli anni 1336-40 da sua moglie Verde della Scala.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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