Oggi e domani, domenica 10 ottobre, gli studenti delle classi quinte del Liceo Classico “Flaminio” di Vittorio Veneto vivranno e racconteranno da protagonisti l’arte e la storia di tre musei della città: il Museo del Cenedese, la Galleria Civica “Vittorio Emanuele II” ed il Museo del Baco da Seta.
Si tratta della conclusione del progetto “Musei, comunità e territorio: dialogo tra il Liceo Flaminio e i Musei Civici di Vittorio Veneto” al quale hanno collaborato il liceo e l’amministrazione comunale, percorso formativo ma anche esperienza concreta di cittadinanza attiva e responsabile.
La realizzazione di questo progetto, elaborato dal professor Giorgio Reolon e dalla dottoressa Francesca Costaperaria, è stata infatti per i giovani un’importante opportunità per conoscere ed apprezzare l’arte e la storia della loro città, per maturare la consapevolezza del valore che i beni storico-artistici rappresentano per la comunità ed il sistema territoriale, per sviluppare il proprio senso civico ed impegno sociale per “prendersi cura” del patrimonio come bene collettivo, nonché una preziosa occasione per applicare conoscenze e competenze acquisibili con la disciplina della “Storia dell’arte” in un contesto pratico di apprendimento diverso da quello istituzionale, con momenti di confronto con le varie figure professionali che operano nel settore dei beni culturali e delle attività museali, di approfondimento e ricerca, di esplorazione sul territorio.
Ora, dopo l’attività di formazione, gli studenti si metteranno direttamente “in gioco” nella valorizzazione e promozione di alcuni musei della città: oggi, dalle ore 15 alle 17, e domani, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, saranno a disposizione dei visitatori per accompagnarli alla scoperta delle collezioni museali; per approfondire la conoscenza e la comprensione di alcune opere scelte dagli stessi studenti verranno inoltre realizzate delle schede, anche in lingua straniera, da distribuire nelle sedi museali e dei brevi video da pubblicare nei canali social dei musei civici e del Comune.
Un progetto dunque che, oltre a far conoscere agli studenti la storia e l’arte del nostro territorio, li coinvolge direttamente nella vita culturale e sociale della comunità, diventando così non solo un’occasione di formazione ma una vera e propria esperienza di educazione al patrimonio dei beni culturali.
Grande soddisfazione quindi per questa iniziativa, che conferma la proficua collaborazione tra il liceo Flaminio e l’amministrazione comunale, da parte sia della Dirigente Scolastica, professoressa Emanuela Da Re, che ricorda quanto dice Tomaso Montanari: “Educare al patrimonio vuol dire innanzitutto far viaggiare gli italiani alla scoperta del loro paese, indurli a dialogare con le opere nei loro contesti, (…) renderli capaci di leggere il palinsesto straordinario di natura, arte e storia che i padri hanno lasciato loro come il più prezioso dei doni”, sia dell’assessore alle Politiche Scolastiche e Giovanili, professoressa Antonella Caldart, in particolare “per l’opportunità offerta ai giovani di sviluppare competenze e fare esperienze che sicuramente saranno loro utili nella scelta del proprio percorso formativo e professionale futuro”, sia dell’assessore alla Cultura, professoressa Antonella Uliana, “perché attraverso progetti come questo viene pienamente attuato il ruolo dei musei nei confronti della scuola e della collettività”.
(Fonte e foto: Comune di Vittorio Veneto).
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