La circolare ministeriale sulla riapertura di bar, ristoranti, pizzerie, birrerie e ogni altra tipologia di pubblico esercizio risulta confusa.
A sottolinearlo, portandolo all’attenzione anche del Ministero dell’interno, è la direttrice di Ascom Vittorio Veneto Antonella Secchi.
“Non è assolutamente concepibile che si debba a sua volta interpretare una circolare che dovrebbe già essere di per se stessa chiarificatrice di una disposizione di legge imprecisa e confusa” sottolinea Secchi che oggi ha scritto al Ministero ponendo all’attenzione alcune questioni ancora aperte sulla riapertura dei locali con il solo servizio ai tavoli all’aperto.
La circolare finita sotto alla lente è la n. 15350/117/2/1 Uff.III-Prot.Civ esplicativa dell’articolo 4 del decreto legge 52 del 22 aprile 2021.
“La dicitura “il servizio al banco rimarrà possibile in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto”, cosa vuol dire? – chiede Secchi – La frase si deve intendere nel senso che è ammesso prelevare i prodotti al banco interno dei locali, ma che gli stessi prodotti devono essere consumati, da seduti, all’esterno? E quindi si crea un via vai di clienti che si avvicendano al bancone per poi spostarsi nell’area esterna? Ma non era più logico servire al tavolo anche all’interno, secondo i criteri e le disposizioni a suo tempo indicate rispettose di distanziamenti e norme igienico sanitarie?”.
E poi c’è poca chiarezza su cosa si intenda per all’aperto. “Sembra ragionevole ritenere consentito – chiede Secchi – anche il servizio all’interno di verande esterne o dehors con strutture o coperture complesse, a condizione che vengano mantenute “aperte” una o più delle pareti perimetrali?”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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