“Lasci un vuoto immenso”: sono le parole che si leggono nell’epigrafe di Giuliano Baccichet, giovane vita che si è spenta a soli 23 anni.
Il giovane lavorava nel locale Tava, in centro città, che ha voluto dedicare un messaggio pubblico al suo collaboratore: “Ciao Giuliano, sarai sempre con noi. Oggi il nostro cuore è più pesante. Ci hai lasciati Giuliano, un amico, un collega e un’anima che ha saputo portare il sorriso e la sua immensa passione dietro il bancone della Tava – si legge nel messaggio -. Il locale non sarà più lo stesso senza di te, ma porteremo avanti ogni giornata con il ricordo del tuo entusiasmo”.
“Ci stringiamo alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo – prosegue -. Giuliano, grazie di tutto. Non ti dimenticheremo mai. La famiglia della Tava”.
Parole che si affiancano a quelle del Gruppo Giovani Meschio il quale, allo stesso tempo, ha voluto lanciare un appello e un invito a un maggior dialogo e ascolto tra le persone: “Ognuno deve essere libero di poter elaborare un lutto nel modo che sente più proprio, che sia per mezzo delle parole o con il silenzio, purché lo faccia nel pieno rispetto di chi non c’è più e dei suoi cari – si legge nella lettera pubblicata sui social -. Noi Gruppo Giovani di Meschio sentiamo di dover spendere qualche parola in merito a quanto successo a Giuliano, che alcuni di noi hanno conosciuto personalmente. Prima di aggiungere altro, ci raccogliamo nel dolore dei suoi affetti ed esprimiamo la nostra piena solidarietà e le nostre condoglianze“.
“Noi crediamo che, nonostante l’immenso dolore che tragedie come questa portano con sé, chi rimane abbia il dovere di convertire tale dolore in qualcosa di virtuoso. L’appello che sentiamo di dover lanciare a tutte le persone che hanno conosciuto Giuliano, a tutti i cittadini di Vittorio Veneto e a chiunque altro essere umano è quello di non lasciare che questa tragica perdita si esaurisca in quello che è – prosegue -. Noi ci assumiamo il dovere di riflettere, di pensare e di cercare di fare in modo che il gesto di questo ragazzo diventi una fiamma dentro di noi”.
“Questa fiamma dovrà tenere viva l’attenzione nei confronti dell’altro, del nostro prossimo; dovrà ricordarci che le persone che abbiamo attorno non sono soltanto compagni di felicità, ma anche di vita e di dolore; dovrà accendere in noi il coraggio di parlare e confidarsi, senza aver paura che il nostro malessere possa essere un danno per l’altro – aggiunge -. Per quanto possa far male, provate solo a immaginare che, al posto di Giuliano, avrebbe potuto esserci un vostro affetto stretto: fa male, malissimo. A maggior ragione, tuttavia, sentiremo la necessità di fare tutto ciò che ci è possibile, perché ciò non riaccada”.
“Il nostro appello, riassunto in poche parole, è questo: ‘Non abbiate mai paura di dire come state, come vi sentite, anche quando pensate che il vostro dolore possa far male a chi lo ascolta’ – conclude -. Il silenzio che Giuliano ha lasciato fa molto più male. A chi era abituato ad ascoltare il suono della sua risata, ancor di più. Che tu possa trovare pace, Giuliano, ovunque tu ti trovi ora”.
Giuliano Baccichet lascia mamma Mirta, papà Sergio, la sorella Irina, uniti a tutti i parenti. Il funerale verrà celebrato mercoledì 11 dicembre alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Santa Giustina a Vittorio Veneto. A seguito della cerimonia, la salma verrà tumulata nel vicino cimitero di Forcal.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Onoranze funebri D’Assiè)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata