Musica techno ad alto volume fino alle ore piccole, rivolta in centro. Miatto “richiama” il Parco Fenderl


Una serata all’insegna della musica per salutare la stagione estiva: il “Long Island Party”, con cinque artisti musicali, ha fatto scatenare migliaia di persone al Parco Fenderl domenica scorsa. Un evento che presenta però un’altra faccia della medaglia: alcuni cittadini vittoriesi si sono lamentati del volume “estremamente alto, udibile praticamente in tutta la zona del centro e limitrofe, con effetti di rimbombo e riflesso delle onde sonore dovute alla particolare conformazione della città”.

Un loro portavoce, nelle scorse ore, hanno inviato una lettera al sindaco Antonio Miatto, al presidente della Fondazione Ettore e Flavio Fenderl, alla Consulta dell’Associazionismo Culturale Vittoriese e ai Consiglieri comunali di opposizione, per chiedere spiegazioni del disagio che si sarebbe verificato, fino a tarda notte, domenica scorsa a causa dell’alto volume.

La lettera dei cittadini

“Come residente della zona centro di Vittorio Veneto, insieme ad altri cittadini – scrive – si vuole portare all’attenzione la situazione che si è creata nella giornata di domenica 3 settembre scorso all’area del Parco Fenderl. In questa occasione ha avuto luogo un cosiddetto “concerto” denominato “Long Island Party” programmato dalle ore 17 alle ore 24 con esecuzione di musica di tipo “techno” a volume estremamente alto, udibile praticamente in tutta la zona del Centro e limitrofe, con effetti di rimbombo e riflesso delle onde sonore dovute alla particolare conformazione della città.

L’emissione sonora inoltre si è protratta ben oltre le ore 24 con la situazione paradossale di un centro storico che a mezzanotte e mezza risultava praticamente vuoto ma nel quale letteralmente rimbombava il rumore della musica “techno” proveniente dal Parco Fenderl – continuano -. Come cittadini ci chiediamo, preoccupati, quali siano le intenzioni dell’Amministrazione comunale nei confronti di questo tipo di eventi che, proprio per le loro caratteristiche di impattività, ci risulta si fosse scelto di svolgere al Parco Dan in zona industriale e che, evidentemente, non possono essere compatibili con un centro storico densamente abitato.

Rivolgendoci inoltre a chi gestisce od opera al Parco Fenderl, sia alla presidenza della Fondazione che alla Consulta, ci si chiede infine quale sia l’opportunità di ospitare manifestazioni di questo tipo che per “qualità” e per “eticità” a nostro avviso ci sembrano molto distanti dalle funzioni sociali e culturali previste per questo luogo” concludono i cittadini.

La risposta del sindaco

“Il Parco Fenderl è gestito da privati, non dal Comune – ha spiegato il primo cittadino -. Gli organizzatori del Festival ‘Long Island Party’ hanno scelto quel luogo e quindi hanno chiesto direttamente alla Consulta delle associazioni, la quale ha dato la sua disponibilità. Noi non possiamo governare sulle loro decisioni. Se constateremo che il rumore era troppo forte, terremo conto per il futuro ed eventualmente richiameremo chi concede il Parco a far rispettare gli orari e volumi massimi”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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