Nasce un nuovo punto di riferimento per San Giacomo di Veglia: oggi Vittorio Veneto Servizi, società partecipata del Comune di Vittorio Veneto e che gestisce le farmacie comunali, ha segnato un punto fermo per lo sviluppo della farmacia di quartiere in piazza Fiume, che da anni necessità di ingrandirsi e adeguarsi alle esigenze di mercato.
È stato infatti presentato questa mattina – alla presenza del sindaco Antonio Miatto, del vicesindaco Gianluca Posocco, dell’ex consigliere comunale Maurizio Gomiero, dell’amministratore unico di Vittorio Veneto Servizi Roberto Biz e della direttrice della farmacia di San Giacomo di Veglia Luisella Omiciuolo – il progetto che trasformerà la ex scuola elementare “Nazario Sauro”, in piazza Fiume, nella nuova maxi farmacia ambulatoriale.


L’attuale farmacia sangiacomese, che ospita anche la sede degli uffici e gli ambulatori medici, risulta ormai insufficiente a sopperire alle necessità e fornire i servizi di cura. Essa risulta infatti essere, ad oggi, la più piccola delle comunali e quindi carente se, come ha spiegato Biz, pensiamo che “San Giacomo è un quartiere che rappresenta un centro urbano per conto suo, quindi ha bisogno di tutti i servizi per i suoi abitanti. Abbiamo deciso di investire in un nuovo edificio perché quello attuale ha raggiunto un punto di stallo, non riesce a crescere più di così. Oggi c’è l’esigenza di fornire servizi infermieristici e, con questo nuovo progetto, potremmo finalmente averli sotto casa, arrivando anche alla visite a domicilio”.


L’attuale punto vendita di San Giacomo è carente in area espositiva, oltre che di salette multifunzione per accogliere i clienti-pazienti per le attività di autoanalisi. Se gli uffici sono consoni alle esigenze, anche se dovrebbero essere rimodulati, gli ambulatori sono piccoli. Nel progetto nuovo, ci sarà l’opportunità di accogliere più medici al primo piano, con una sala di attesa più grande. Sarà ovviamente installato un ascensore.
L’intervento prevede il restauro completo dell’immobile, ma portando alla finitura solo l’area prospiciente la piazza, dove troverebbero posto la farmacia (al piano terra), gli ambulatori medici (piano primo) e la sede degli uffici amministrativi della società (piano primo). L’altra ala sarebbe portata alla finitura esterna, ma senza procedere alla finitura degli interni, in attesa di definire quale destinazione dare a quest’area d’immobile.


La riqualificazione verrà effettuata anche con la creazione di parcheggi nella parte interna (in parte già esistenti), mentre quelli posti davanti saranno paralleli alla nuova farmacia. Nell’area nord, oltre ai nuovi parcheggi, sarà creata un’uscita permettendo così di dar vita a un anello circolare: le automobili entreranno a sud e usciranno a nord.


In questo periodo sono state effettuate delle analisi per valutare la tenuta sismica tramite dei sondaggi, concordati con Comune e Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, e delle prove di carico. In base ai risultati, l’immobile, per la tipologia di servizi a cui dovrebbe essere destinato, presenta le caratteristiche compatibili. Il risultato è stato soddisfacente tanto da permettere alla società di valutare un piano economico di intervento per il restauro e il miglioramento sismico dell’immobile.


In base alle stime e allo storico si ipotizza che tale trasferimento potrebbe portare alla società Vittorio Veneto Servizi un aumento medio del fatturato e un miglioramento del servizio offerto alla clientela. Un rinnovo e ampliamento degli spazi porta con sé un effetto novità che in termini di marketing rappresentano un veicolo importante per la crescita della società stessa. A questo va aggiunto che un intervento di questa caratura porterebbe a una riqualificazione dell’area centrale di San Giacomo, con un effetto benefico che va oltre alla farmacia e quindi si riconduce a tematiche della proprietà.


Un intervento che peserà sulle casse della Vittorio Veneto Servizi per circa 2,3 milioni di euro oltre l’acquisto. Si tratta di un intervento in totale di 2,8 milioni (di cui 490 mila euro versati nelle casse comunali a titolo di vendita). “Un intervento importante che la direzione aziendale sa benissimo essere delicata e che va gestita con l’attenzione e la cura di questi ultimi 8 anni – afferma la società -. Non investire potrebbe significare fermarsi e fermarsi significa regredire, e questa società non può permetterselo: deve macinare numeri e servizi e San Giacomo merita di avere un nuovo spazio e un nuovo centro che dia enfasi al suo territorio. Il lato finanziario è sicuramente importante, ma è gestibile.


Per la prima volta procederemo a un finanziamento bancario, in questi anni tutte le operazioni sono state fatte usando liquidità propria – continua -. Tendo conto che la società ogni anno riesce a macinare liquidità (ad essere prudenziali) attorno a 400 mila euro, il peso del finanziamento diventa affrontabile, e seppur la società procederà a finanziare, come nelle ipotesi per circa 2 milioni di euro, con un mutuo, in fase di studio di 15 anni, secondo le stime del suo amministratore è pensabile che questo possa essere chiuso in tempi minori.


Sicuramente gli ammortamenti abbasseranno gli utili netti, ma teniamo presente che nel 2030 scomparirà una posta che oggi pesa per circa 220 mila euro, quindi si tratta di un passaggio strutturale per l’azienda e che, mantenendo queste logiche di sviluppo e crescita, porterà degli effetti benèfici per l’impresa – conclude Vittorio Veneto Servizi -. Sono valutazioni, suffragate da studi, ricerche che la direzione sta costantemente analizzando con professionisti del settore di cui il Comune è reso edotto. Ora, pancia a terra e con lo stile di questi anni si affronteranno i prossimi passaggi, delicati ma alla portata della società. Farlo è un dovere per la città tutta e soprattutto per il quartiere di San Giacomo”.
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