Nessuna violenza sessuale ma solo molestie alla parrucchiera.
Il gip Marco Biagetti riqualifica il reato e condanna un rappresentante di prodotti per capelli a 324 euro di ammenda.
Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 5 mesi di reclusione, con rito abbreviato, per violenza sessuale.
Si è concluso così il processo di primo grado nei confronti del rappresentante 44enne residente nel Montebellunese, difeso dall’avvocato Simone Guglielmin, era stato denunciato da una 23enne parrucchiera.
La giovane, che lavora in un salone nel Vittoriese, assistita dall’avvocato Jenny Lopresti si era costituita parte civile nel processo. Secondo l’accusa il 44enne si sarebbe invaghito di lei frequentando per lavoro il salone di acconciature e avrebbe iniziato a molestarla.
I fatti contestati risalgono alla sera del 29 settembre 2019 quando, secondo la denuncia, il 44enne si sarebbe presentato in negozio per portare alcuni prodotti.
La 23enne era sola in quel momento e l’uomo avrebbe iniziato a farle delle avances, via via sempre più spinte e pesanti. Arrivando poi a costringerla a subire atti sessuali, spingendola dentro uno sgabuzzino, afferrandole la testa per baciarla.
La giovane era riuscita a divincolarsi e ad allontanarsi. Un episodio che l’aveva indotta a denunciarlo facendolo finire a processo. L’uomo, che si è fatto interrogare, ha respinto tutte le accuse fornendo della vicenda una ricostruzione completamente diversa: “Non ho fatto nulla di quello di cui mi si accusa. E’ stata lei a darmi un bacio sulla guancia. Non so perché poi abbia detto che io l’ho molestata”.
Al termine del processo la riqualificazione del reato e la sentenza che hanno escluso connotati sessuali nella condotta dell’imputato, soddisfano la difesa pronta comunque a ricorrere in appello per far cadere anche la contravvenzione comminata.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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Nessuna violenza sessuale ma solo molestie alla parrucchiera. Il gip riqualifica il reato e condanna un 44enne a 324 euro di ammenda
