La notizia che nel traforo di Santa Augusta Piave Servizi, con un investimento di quasi due milioni di euro, ha già all’opera una nuova condotta che porta l’acqua dalle sorgenti in Val Lapisina al territorio a sud, e che dall’attuale posizione di arrivo in via Rindola è destinata alla rotatoria del Victoria Sport passando lungo via Beccaria, ha messo in allarme i “guardiani” del Comitato viabilità e sicurezza stradale, rappresentanti da Aldo Zanette e Michele Bastanzetti.
Il presidente di Piave Servizi Alessandro Bonet avrebbe annunciato che è in progettazione il tratto “Rindola-Victoria”, per un importo di 1.9 milioni di euro.
E questo per il Comitato significa la certificazione della fine del proseguimento del traforo di Santa Augusta, sul quale da anni la politica ha giurato che arriverà fino alla zona del poligono, al confine tra Vittorio Veneto e Cappella Maggiore.
“Una notizia che ci lascia interdetti – dicono Zanette e Bastanzetti – e il primo motivo è proprio che questo certifica come il prolungamento del traforo di Santa Augusta verso il poligono di Costa sia destinato a morire per sempre, nonostante fosse il progetto originario, più razionale e che è sempre stato garantito dai partiti di entrambi gli schieramenti al governo della città”.
In questo caso, infatti, il tubo dell’acqua lo avrebbero fatto passare sul sedime di questo nuovo stralcio di lavori, come è stato fatto per lo stralcio di Santa Augusta.
“Invece, visto che Piave Servizi ha deciso ed ottenuto di arrivare fino al Victoria per via Beccaria – sostiene il comitato – vuol dire che il traforo morirà lì dove è arrivato, e cioè in via del Carso, in centro città”.
Un secondo motivo di preoccupazione è di natura invece prettamente ambientale e di stravolgimento della viabilità cittadina.
“Se il nuovo pezzo di acquedotto arriva al Victoria da via Beccaria, – sostengono i responsabili del Comitato viabilità, che vogliono mettere la mani avanti e scongiurare l’eventualità – per raggiungere la campagna, non potrà che proseguire lungo via Dalmazia, sconquassando quella direttrice fin oltre l’Ospedale, con le problematiche che possiamo immaginare e che sarebbero tutte state evitate, facendo correre il tubo sotto lo stralcio della Madonna della Salute. La politica in questi anni ha mentito ai cittadini e produce in questo modo opere pubbliche nel modo più irrazionale, incompleto e costoso”.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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