Un punto dibattuto per oltre due ore durante la più recente seduta del Consiglio comunale è stato quello della costruzione di due coperture per campi da Padel al Marco Polo Sporting Center (in foto). Una questione che ha portato all’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di minoranza secondo i quali “siamo di fronte a un probabile abuso edilizio e non sono state fornite risposte concrete alle domande”.
Il progetto
L’ingegnere Marco Della Giustina, durante la seduta, ha illustrato il progetto per le due coperture: una richiesta pervenuta dall’impresa Tonon di Colle Umberto finalzzata alla realizzazione di coperture per campi da Padel al “Marco Polo Sporting Center” (ex “Comparto Opere Pie”) in deroga alle previsioni del Piano Regolatore Generale vigente.
Le coperture previste sono due: la prima, già installata quale opera temporanea, ha le dimensioni in pianta di 38,50×25,10 metri e altezza di 11,50 metri (per una superficie di 987 mg per un volume di 9750 mc). È costituita da una struttura in legno lamellare e telo in PVC ed è destinata alla copertura di 3 campi di allenamento; la seconda ha dimensioni in pianta di 23,10×23 metri (ed altezza al colmo di 7,64 metri (per una superficie di 531 mg ed un volume di 4.300 mc). Sarà costituita da una struttura portante in acciaio e sarà destinata alla copertura del “campo panoramico” dotato di tribune laterali in calcestruzzo armato (già realizzate contestualmente alla costruzione dei campi da Padel). L’attuale dotazione dei parcheggi soddisfa i requisiti richiesti.
In totale le nuove coperture occuperanno una superficie di 1.498 mq per un volume di 14.050 mc. Le coperture di impianti sportivi si configurano come “nuova costruzione” e conseguentemente necessitano di un Permesso di Costruire per essere realizzate. L’area dove sono previste ricade in due “aree per attrezzature sportive”. Il Piano Particolareggiato denominato “Opere Pie”, approvato dal Consiglio Comunale, consente un volume massimo edificabile corrispondente a 20 costruzioni del volume di 100 mc ciascuno (in parte già realizzate) e la volumetria complessiva delle nuove coperture non è prevista dal Piano Particolareggiato. Quindi, ha concluso il tecnico comunale, il via libera per la costruzione deve essere rilasciato esclusivamente con deliberazione del Consiglio Comunale.
A dimostrazione del beneficio pubblico dell’intervento, la Ditta propone, nell’ottica della fruizione pubblica e di avvicinamento dei giovani all’attività sportiva, di mettere a disposizione delle scuole, che l’Amministrazione vorrà indicare, le nuove strutture per lezioni collettive per un totale di 7 giornate all’anno (da lunedì a giovedì) negli orari 9.00-12.00 e 14.30-16.30, nei giorni di normale attività scolastica, per un totale di 8 anni (280 ore complessive). Il contributo straordinario quantificato dalla ditta è di 31.466 euro.
La discussione
Tanti i chiarimenti tecnici richiesti all’ingegnere dai consiglieri Giulio De Antoni, Marco Dus, Barbara De Nardi, Mirella Balliana e Mario Rosset. I dubbi riguardavano la validità attuale del Piano Particolareggiato (scaduto nel 2015), i parcheggi disponibili per gli altri campi sportivi, i tendoni temporanei per le coperture (della durata di 6 mesi) messi nel 2022 e attualmente ancora esistenti e l’approvazione per la “costruzione in deroga” quando in realtà i campi esistono già.
“La relazione è una sintesi a vostro beneficio per farvi capire in maniera chiara l’oggetto sul quale dovete esprimervi – ha spiegato Della Giustina -. Quella completa l’ho finita il 28 agosto e consegnata in forma cartacea agli uffici, a vostra disposizione. Il Piano Particolareggiato è decaduto nel 2015, ma se vengono realizzati degli elementi singoli secondo la sua planimetria, è valida la volumetria. Gli spogliatoi, ad esempio, si inseriscono nel Piano. La ‘costruzione in deroga’ è per rendere stabile qualcosa che ad oggi è temporaneo. Per quanto riguarda il superamento del tempo massimo dei tendoni, verificheremo e sanzioneremo se necessario”.
Dopo le risposte date dagli ingegneri comunali Della Giustina e Curti, tanti consiglieri non erano convinti di poter sostenere una votazione, date le poche certezze, del punto all’ordine del giorno.
“Facciamo tante domande perché i documenti che ci avete inviato non erano completi, non consentendoci di capire quello che c’era dietro agli elaborati – ha detto De Antoni -. Bisogna gestire il territorio e nell’ipotesi in cui c’è un un campo da calcio senza dei parcheggi assegnati, ci devono essere gli Uffici comunali e l’amministrazione a definire degli standard. Non sappiamo se le strutture esistenti siano legittimi o meno e quindi se andiamo a votare qualcosa di attualmente illegale. Propongo di rinviare la delibera a quando saranno esaminati questi aspetti”.
“Il privato farà una richiesta a suo vantaggio, quindi oggi siamo chiamati a curare gli interessi dei nostri cittadini – ha aggiunto De Bastiani -. Se diamo un vantaggio a un privato per sempre, bisogna farci dare lo stesso”.
“È evidente che quella zona è gradevole alla vista, riempita in deroga con criteri – prosegue Balliana -. Ora la situazione non è gradevole esteticamente in contesto con tutta l’area. Il consiglio avrebbe il potere di chiedere una copertura diversa. Quando andiamo ad approvare qualcosa bisogna considerare la situazione attuale dell’area: è molto frequentata in ambito sportivo e la domenica gran parte del parcheggio della Coop è occupato da chi viene a guardare le partite; quando ci sono eventi ricreativi serali, i parcheggi interni all’area non sono sufficienti.
Il beneficio pubblico dovrà esserci fin tanto che l’attività c’è, non solo per 8 anni – continua -. Ricevo anche segnalazioni dei residenti limitrofi al campo che affermano di sentire giocatori di Padel oltre la mezzanotte. Siamo favorevoli allo sport, ma è giusto che le società private rispettino dei parametri data la vicinanza alla zona residenziale. Possiamo superare la questione estetica però rimane il beneficio pubblico che non può essere superato: dobbiamo renderlo permanente“.
“Il timore espresso da Rosset è quello di incappare nell’omissione dell’obbligo di denuncia in caso in cui veniamo a sapere che effettivamente c’è un abuso edilizio – afferma De Nardi -. È insufficiente se non ridicolo il beneficio pubblico che va alla collettività vittoriese: siamo favorevoli allo sport ma va ricordato l’impatto visivo pesante della struttura. Ho molte perplessità a livello tecnico e mi associo a quelle già espresse dagli altri consiglieri”.
“Noi siamo tutti d’accordo che lo sport è importante ed è positivo che ci sia un ampliamento di quell’area – ha affermato Dus -. Il problema è il permesso di costruire, dobbiamo alzare la mano e prenderci la responsabilità della proposta presentata. Come faccio a essere a favore se a monte ho forse un problema amministrativo? A favore del beneficio pubblico su una struttura forse abusiva?”.
Alla fine della discussione, alla luce dei timori espressi, il consigliere Dus ha chiesto se il punto potesse essere ripresentato. Il rinvio non è stato approvato con 9 voti contrari e solo 5 favorevoli.
La votazione
“Se il segretario ha affermato che sono due cose distinte, il mio voto sarà favorevole – interviene il consigliere del Gruppo misto Gianni Varaschin -. Questi campi da Padel riportano molta gente a praticare sport. Ben vengano queste iniziative, naturalmente se è tutto in regola. Per il beneficio al Comune, sono d’accordo che abbiano avuto il braccio corto, quindi chiedo se c’è la possibilità di chiedere qualcosa in più”.
“Siamo favorevoli a questa delibera – ha detto il consigliere della Lega Gianantonio Da Re -. L’ampliamento è situato in una zona commerciale e sportiva molto frequentata. La struttura non è esteticamente bella ma serve per praticare il Padel. Possiamo discutere sulla convenzione ma vista la frequentazione di questi campi il nostro può essere solo un parere favorevole”.
Marco Dus, Barbara De Nardi, Roberto Tonon e Giulio De Antoni sono usciti dall’aula affermando che “non parteciperemo al voto date le perplessità già annunciate”. Ad abbandonare la sala consigliare anche Mirella Balliana e Alessandro De Bastiani: “Non sono state accolte le nostre richieste”.
La delibera è stata infine approvata con i 9 voti favorevoli della maggioranza.
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