Oltre duemila alpini dalle sezioni di Vittorio Veneto, Valdobbiadene e Conegliano stanno arrivando in queste ore a Trento (nella foto il coro Ana di Vittorio Veneto, in sosta colazione). Un gruppo da Valdobbiadene, una trentina, compresi alcuni amici delle penne nere di Asti e guidati dall’ex presidente Paolo Vanzin, stanno scalando gli ultimi passi nei dintorni e scenderanno nel tardo pomeriggio di oggi nella città del Castello del Buonconsiglio, dopo una marcia di tre giorni.
“Arriveremo a sfilare in 500 circa, come ogni anno, e sentiamo particolarmente questa adunata, come dimostra anche il nostro impegno. D’altra parte, come altre volte: sono 12 anni che effettuiamo la marcia di avvicinamento a piedi, e ogni volta è sempre una emozione diversa”.
Tanto è invece l’entusiasmo che accompagna incondizionatamente tutti verso l’adunata del Centenario che ha in Trento l’ideale epilogo, e anticipa di un mese un altro appuntamento importante come il raduno triveneto a Vittorio Veneto.
Particolare emozione per Gino Dorigo, neopresidente della sezione di Conegliano, alla sua prima adunata nazionale alla guida della sezione e del migliaio di penne nere, sui 5 mila e 600 soci, che lo hanno seguito a Trento. “E’ la mia prima adunata da presidente infatti – racconta dopo la cerimonia dell’alzabandiera ufficiale dell’adunata trentina – e la sto affrontando con una emozione particolare, anche se dal 1992 grosso modo ho partecipato a diverse edizioni, ma questa è particolare davvero. E’ una bellissima sensazione, andrà tutto bene, pioggia o sole, ne sono sicuro. E l’emozione di rappresentare una bella e grande sezione come Conegliano, dopo gli anni sotto la guida di Giuseppe Benedetti, per me è davvero un onor”e.
“Anche Vittorio Veneto, nonostante le numerose incombenze per la preparazione all’appuntamento di giugno, è arrivata in massa a Trento: “Saremo circa 800 alpini – sottolinea il presidente Francesco Introvigne – e spero con lo spirito di vivere una bella adunata nazionale da spettatori intanto per poi concedersi al meglio e al massimo da attori al grande Triveneto e non solo di Vittorio Veneto”.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
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