Acquistato all’ultima asta indetta dalla Brigata Cadore, Iroso fu uno dei 14 muli che affiancarono la brigata degli Alpini di Vittorio Veneto, insieme a Dro, Goro, Fonso, Iso, Laio, Leo, Fina, Como, Grata, Gigio, Lara, Lucio e Melissa, per la maggior parte comprati in aste precedenti.
I quadrupedi vennero inizialmente impiegati per il trasporto di viveri, attrezzature e di legname delle foreste del Cansiglio, materiali troppo pesanti per essere mossi dagli stessi Alpini. In seguito i muli iniziarono a prendere parte a numerose Adunate Nazionali, nelle quali, per la loro conformazione e le dotazioni accessorie, rappresentavano un vero e proprio reparto someggiato.
Questi muli dunque cominciarono a diventare parte integrante della vita militare, tanto che gli venne riservato uno spazio all’interno del Reparto Salmerie della sezione ANA di Vittorio Veneto, una sorta di museo vivente per mettere in luce il ruolo dei muli nell’esercito italiano.
L’originale e commovente storia di Iroso ebbe iniziò il 7 settembre del 1993, quando l’alpino Antonio De Luca riuscì ad acquistarlo e a portarlo con sé nella caserma di Vittorio Veneto. Con il passare degli anni, mentre gli altri 14 muli cedevano uno ad uno, Iroso continuò a resistere, diventando l’emblema della vita laboriosa dell’alpino e la “stella” del reparto dove era vissuto.
Superando ogni aspettativa di vita, Iroso si spense il 29 aprile del 2019, dopo aver compiuto i 40 anni, che diventano 120 secondo la scala umana. Grazie alla sua inaspettata longevità, Iroso varcò un limite di età mai raggiunto prima, che lo rese “noto” e che giustifica la decisione di commemorarlo nella cerimonia per il raduno del 3° raggruppamento.
Sarà infatti proprio lo stesso Antonio De luca, alpino che 30 anni prima era riuscito a salvare il mulo, a compiere la donazione del basto di Iroso, con l’accompagnamento del Presidente sezionale Francesco Introvigne.
Durante la cerimonia, che avverrà oggi, sabato, alle ore 15.30, Iroso farà idealmente ritorno alla sua caserma natale, la caserma Salsa D’Angelo di Belluno, dove avrà luogo la celebrazione, mediante la consegna di uno dei suoi basti originali nelle mani del Comandante del 7° Reggimento Alpini, il Colonnello Andrea Carli.
La consegna del basto verrà effettuata in seguito alla cerimonia della Resa degli Onori ai Caduti, alla quale parteciperanno solenni schieramenti di Autorità Civili, Militari, Alpini in armi ed in congedo e il pubblico.
Seguiranno la cerimonia la sfilata delle rappresentative in armi e dell’ANA, che si concluderà in Piazza Martiri della Libertà con l’alzabandiera.
Il basto sarà poi esposto al museo di Villa Patt a Sedico, per garantire il ricordo del valoroso mulo che si è distinto nel corso della sua duratura e ammirevole “carriera”.
(Foto: Sezione ANA Vittorio Veneto).
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