Omicidio di Francesco De Felice, mercoledì mattina il figlio Riccardo aveva appuntamento dallo psicologo. Oggi l’udienza di convalida dell’arresto

Si terrà oggi venerdì l’udienza di convalida per Riccardo De Felice, il 24enne arrestato per l’omicidio del padre Francesco, militare dell’esercito di 56 anni da poco più di un mese in pensione, morto nelle prime ore di mercoledì 16 novembre (qui l’articolo).

Il giovane, assistito dagli avvocati Alessandra D’Aversa e Giovanni Maccarrone, comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari Piera De Stefani con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Avrebbe ucciso il padre nella notte tra martedì e mercoledì nella loro casa di via Rosolen a Vittorio Veneto.

Francesco De Felice è stato colpito sul divano di casa sul quale si era assopito, prima con una barra per trazioni e poi raggiunto alla gola da varie coltellate. A scoprire la tragedia è stata la madre del giovane, Adriana Scano, che ha chiamato i Carabinieri.

I militari hanno trovato il 24enne sul pianerottolo di casa, in stato confusionale. Portato in caserma, ha reso spontanee dichiarazioni al sostituto procuratore Davide Romanelli, confessando di aver ucciso il genitore. In preda ad un delirio psicotico avrebbe detto che il 56enne non era suo padre, ma un uomo che lo aveva ucciso prendendo il suo posto.

Le condizioni psichiche di Riccardo De Felice, laureato in filosofia a Ca’ Foscari e con lavori saltuari, erano una grande preoccupazione per i genitori, come spiega l’avvocato D’Aversa: “Da qualche tempo il ragazzo aveva iniziato a manifestare un disagio psicologico che, nell’ultima settimana, è velocemente degenerato in comportamenti anomali e preoccupanti. Per questo i genitori si erano subito attivati, tanto è vero che proprio mercoledì mattina avrebbe avuto il primo appuntamento dallo psicologo. Purtroppo però i tempi per intervenire non sono bastati ad evitare la tragedia”.

I legali del giovane, insieme alla madre Adriana, stanno cercando uno psichiatra che lo visiti al più presto. Il 24enne, per il quale la Procura chiederà una perizia psichiatrica. è detenuto nel carcere trevigiano di Santa Bona, in isolamento e sotto stretta sorveglianza perché si temono atti autolesionistici: “Tutti, dagli inquirenti alla Polizia penitenziaria, si sono resi conto che il ragazzo è molto confuso e non equilibrato, che sta male – concludono i suoi legali -. Ha bisogno di aiuto specialistico al più presto e questa è anche la preoccupazione più grande per la mamma”.

Non è escluso che, proprio per il suo stato psicologico, davanti al giudice Riccardo De Felice si avvalga della facoltà di non rispondere.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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