E’ stata depositata la perizia sulle condizioni psichiatriche di Patrizia Armellin e Angelica Cormaci, in carcere con l’accusa di omicidio volontario, aggravato e premeditato, del 57enne Paolo Vaj ucciso la notte del 18 luglio 2019 nella casa di via Cal dei Romani a Vittorio Veneto.
Eseguita da quattro consulenti, la perizia ha dato un risultato univoco: “Le due imputate sono affette da disturbi della personalità ma, al momento dell’omicidio, erano capaci di intendere e di volere“. Si allontana così la possibilità per le imputate di veder riconosciuta un’attenuante all’accusa di omicidio volontario.
La perizia sarà discussa martedì davanti al gup Marco Biagetti che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Davide Romanelli.
La perizia psichiatrica era stata concessa dal giudice in accoglimento della richiesta dei legali delle due donne, gli avvocati Marina Manfredi e Stefania Giribaldi che aveva sottolineato le condizioni in cui era maturato il delitto. Con i tre adulti che vivevano una vita parallela su Second Life, così assorbiti nei loro ruoli virtuali da confonderli con la realtà.
Le due donne, in particolare, coinvolte in un rapporto morboso nel quale Angelica considerava Patrizia “la mia mamy” e per lei avrebbe ucciso: “Paolo la picchiava, l’ho soffocato” aveva dichiarato. Nei mesi scorsi le due imputate sono state visitate dai periti, lo psichiatra Alberto Kirn e la psicologa Anna Bon nominati dal gup, insieme allo psichiatra Marco Stefanutti nominato dalla procura e il professor Tullio Franceschini per la difesa.
I consulenti dovevano valutare le condizioni psichiatriche delle due donne, la loro capacità di intendere e di volere e la pericolosità sociale. E i periti, nella loro relazione appena depositata, hanno stabilito in modo univoco che così era.
Per le imputate si profila ora il rinvio a giudizio anche se sul processo pende l’eccezione di costituzionalità presentata degli avvocati della difesa sull’impossibilità per le imputate, stabilita dalla recente riforma, di accedere al rito abbreviato. Se il gup dovesse accoglierla, in attesa del parere della Corte Costituzionale il processo sarebbe sospeso e con esso i termini di prescrizione.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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