ROMA – Il momento tanto atteso dai fedeli di tutto il mondo, ma in particolare veneti, è ormai vicinissimo: domani, domenica 4 settembre, con inizio alle ore 10.30, Papa Francesco presiederà la Santa Messa della Beatificazione del Servo di Dio il Sommo Pontefice Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani, nativo di Canale d’Agordo (Belluno), per 11 anni vescovo di Vittorio Veneto, successivamente patriarca di Venezia e poi, per soli 33 giorni, pontefice.
Già nei giorni scorsi centinaia di pellegrini delle diocesi che con Luciani hanno un legame più stretto (Belluno – Feltre, Vittorio Veneto, Venezia) e non solo hanno raggiunto in un clima di festa Roma con ogni mezzo, per essere presenti alla cerimonia di domani mattina, che sarà diffusa in mondovisione e seguita dall’Angelus.
La Messa presieduta da Papa Bergoglio è preceduta oggi sabato da una Veglia di preghiera in vista della beatificazione nella Basilica romana di San Giovanni in Laterano, iniziata alle 18.30 e presieduta dal cardinale Angelo De Donatis, Vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma.
Anche a questo appuntamento sono stati molti i fedeli accorsi. Numerosi gli esponenti del clero diocesano di Belluno – Feltre, Vittorio Veneto e Venezia presenti nella Basilica. In primo banco anche il sindaco di Canale d’Agordo, Flavio Colcergnan.
L’iter che ha portato alla canonizzazione di Luciani è stato riassunto dal postulatore cardinale Beniamino Stella, porporato originario di Pieve di Soligo, in una conferenza stampa tenutasi venerdì a Roma (qui i contenuti nel dettaglio, qui la sintesi di Qdpnews.it).
Molti dei partecipanti alla Veglia tengono in mano una candela. Tra i momenti più emozionanti della cerimonia c’è stata la diffusione di un passaggio audio dell’omelia pronunciata da Papa Luciani in occasione della Presa di possesso della Cathedra Romana, proprio nella Patriarcale Arcibasilica Lateranense, sabato 23 settembre 1978: “Il professor Argan, sindaco di Roma, mi ha rivolto un cortese e nobile indirizzo di saluto e di augurio – uno dei passaggi più toccanti -. Alcune delle sue parole, che si riferivan ai poveri, mi hanno fatto venire in mente una delle preghiere, che fanciullo, recitavo con la mamma. E suonava così: “I peccati, che gridano vendetta al cospetto di Dio sono… opprimere i poveri, defraudare la giusta mercede agli operai”. A sua volta, a scuola di catechismo, il parroco mi interrogava: “I peccati, che gridano vendetta al cospetto di Dio, perché sono dei più gravi e funesti?”. E io, col piccolo catechismo di San Pio X, rispondevo: “… perché direttamente contrari al bene dell’umanità e odiosissimi tanto che provocano, più degli altri, i castighi di Dio”.
Altri passaggi di quell’omelia sono stati riprodotti in audio durante la Veglia. Particolarmente significativo uno degli ultimi: “Benché io abbia già fatto per vent’anni il vescovo a Vittorio Veneto e a Venezia, confesso sinceramente di non aver ancora bene “imparato il mestiere”. A Roma cercherò di mettermi alla scuola di San Gregorio Magno, il quale scrive: “Il pastore sia vicino a ciascun suddito con la compassione; dimenticando il suo grado, si consideri eguale ai sudditi buoni, ma non abbia timore di esercitare contro i malvagi i diritti della sua autorità””.
Ascoltata con grandissima attenzione anche la testimonianza di Suor Margherita Marin di Riese Pio X, unica ancora vivente tra le religiose che assistettero Luciani durante il breve pontificato.
Nella sua omelia, il cardinale De Donatis ha detto tra l’altro che “ci emoziona ritrovarci qui, dove Papa Luciani il 23 settembre 1978 venne per la tradizionale Presa di possesso. Lo vogliamo ricordare con tanto affetto e devozione filiale come nostro vescovo di Roma. All’epoca avevo 24 anni, quel giorno la chiesa era gremitissima. Ricordo anche il dolore, pochi giorni dopo, alla celebrazione del funerale di Luciani, che nella sua vita ha saputo vivere autenticamente l’umiltà come dono dello Spirito. Lui ha fatto spazio a Dio grazie a questa virtù, l’umiltà è il segreto della sua santità”. Il cardinale ha quindi salutato i fedeli delle diocesi in cui Luciani fu prete, vescovo e patriarca e ringraziato i postulatori e gli esponenti della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.
Intorno alle 20.15 la Veglia di preghiera si è conclusa con l’appuntamento dato dal cardinale De Donatis ai fedeli per domani alle 10.30 in Piazza San Pietro per la cerimonia di Beatificazione.
Qdpnews.it – Quotidiano del Piave è presente a Roma per seguire la due giorni di celebrazioni che si concluderà domani domenica con la proclamazione della Beatificazione di Albino Luciani.
(Hanno collaborato Simone Masetto e Beatrice Zabotti. Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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