È Franca Floris a presiedere la 53esima edizione del Concorso Nazionale Corale “Trofei Città di Vittorio Veneto” che si svolgerà domani sabato 4 e domenica 5 maggio.
Diplomata in Canto Artistico, ha studiato Composizione e Direzione di Coro, tra gli altri, con J. Jurgens e Canto Gregoriano con L. Agustoni, A. Albarosa, G. Milanese, J. B. Goeschl. Ha fondato e dirige il Complesso Vocale di Nuoro, coro con il quale svolge intensa attivita artistica in Italia e all‘estero e alla cui guida ha ottenuto premi in concorsi nazionali ed internazionali in tutte le formazioni e categorie per le quali si è presentato. Insegna Educazione Musicale all’Istituto Comprensivo n° 2 P. Borrotzu di Nuoro ed è direttore del Coro di Voci Bianche della stessa. Attualmente è membro della Commissione artistica Feniarco.
“Sono molto legata a questo concorso: nel 1989 ho partecipato col mio Complesso Vocale di Nuoro in diverse categorie. Fu un’esperienza eccezionale, non solo per le vittorie ottenute, ma perché mi ha permesso di incontrare persone con cui sono rimasta legata per sempre”.
Così ricorda la stessa Floris, che continua: “Il Concorso Nazionale Corale di Vittorio Veneto è unico nel suo genere per diverse ragioni. Innanzitutto ha numerose categorie, il che permette a tanti cori di partecipare, in particolare quelli specializzati in canto popolare. Sono sarda e i cori della mia regione hanno peculiarità diverse dai cori popolari nazionali: hanno forse una vocalità più rude, ma un repertorio quasi sempre esclusivamente legato alla propria terra. Il Concorso di Vittorio Veneto in questo è l’unico in cui possono esprimersi totalmente. Altro aspetto da non sottovalutare è l’importanza data dal Progetto Programma (un premio speciale del concorso, ndr): i cori partecipanti hanno la possibilità di concentrarsi su un periodo storico, un repertorio specifico, una tematica particolare, il percorso che li caratterizza. Non conosco, a memoria, altri concorsi con una tale offerta“.
Floris prosegue: “Ho visti i nomi dei concorrenti in gara e sono contenta di vedere tanti giovani. Insieme ai colleghi giurati dovremmo valutare molte cose diverse, al di là dei consueti aspetti oggettivi, come l’intonazione o la restituzione storica di un brano. In questo tipo di competizioni subentrano inevitabilmente altri requisiti di tipo soggettivo, quel qualcosa in più che riesce a trasmettere un coro, qualcosa che a volte non si sa spiegare, come il colore del suono, la partecipazione visiva, il modo in cui i coristi interagiscono col direttore. Qualcosa di magico che a volte non è necessariamente perfetto da un punto di vista tecnico, ma che lascia il segno”.
Infine, un augurio: “Vorrei che i cori in gara si rilassassero, per quanto possibile. Conosco bene la tensione che precede un’esibizione e il pensiero che corre al risultato da raggiungere. Spero però che non ci si dimentichi dell’aspetto ludico e giocoso che la musica e in particolare il canto corale ci regalano”.
Complessivamente sono 19 i cori in gara, cinque le categorie nelle quali si incontreranno.
(Fonte e foto: Concorso Nazionale Corale “Trofei Città di Vittorio Veneto”).
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