Nel corso delle cinque assemblee dei lavoratori svolte nella giornata di ieri, mercoledì 3 febbraio, è passata con il 94% di voti favorevoli l’ipotesi di accordo che mette un punto sulla vertenza Permasteelisa.
Ora sindacati di categoria e Azienda si avviano alla fase di gestione dell’intesa. Il confronto con l’azienda vittoriese leader nel settore del rivestimento edilizio come si sa ha portato comunque a una riduzione del numero di esuberi e alla programmazione delle uscite su base volontaria con un incentivo economico.
Dopo due mesi e iniziative di sciopero il 21 gennaio scorso si era conclusa la trattativa tra Permasteelisa e i sindacati dei metalmeccanici Fiom Cgil e Fim Cisl con una ipotesi di accordo per la gestione della crisi della ditta.
In sintesi, l’ipotesi di accordo, prevede la riduzione del numero dei posti di lavoro in esubero da 150 a 134 (124 impiegati e 10 operai), l’utilizzo di tutta la Cassa integrazione ordinaria e Covid disponibile.
Successivamente ci sarà l’attivazione della cassa integrazione straordinaria della durata di 12 mesi, e la possibilità di attivare percorsi di riqualificazione interni. Infine, il piano di gestione degli esuberi stabilisce l’utilizzo esclusivo della volontarietà incentivata economicamente.
Le assemblee a cui il piano di accordo è stato proposto hanno visto pronunciarsi favorevolmente i lavoratori e le lavoratrici approvando l’ipotesi con il 94% di voti favorevoli. “Dopo il vaglio dei lavoratori, ora si entra nella fase di gestione dell’accordo – dichiarano Enrico Botter, segretario generale Fiom Cgil di Treviso, e Alessio Lovisotto, segretario generale Fim Cisl Belluno Treviso”.
(Fonte: Redazione © Qdpnews.it).
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