“Oltre 400 mila euro di finanziamenti europei arriveranno a Vittorio Veneto grazie al progetto Stimulart, che mira ad aumentare la competitività dei centri urbani di medie dimensioni attraverso le Industrie creative e culturali (Icc) e che è rientrato fra i 13 progetti europei che saranno cofinanziati a fondo perduto nell’ambito della cosiddetta Priorità 3, “Cooperare per la crescita sostenibile delle risorse naturali e culturali dell’Europea Centrale” “. Lo sottolinea, con grande soddisfazione, il sindaco Roberto Tonon.
La notizia si è avuta questa settimana quando il Programma di cooperazione territoriale europea interreg VB Central Europe 2014-2020 ha comunicato gli esiti delle valutazioni del terzo bando che prevede il finanziamento di 44 nuovi progetti internazionali riguardanti – nel complesso – 440 organizzazioni tra imprese, associazioni, enti pubblici e università. In questa tornata sono stati stanziati 77 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).
«Il Progetto Stimulart – come spiega l’assessore alla cultura Antonella Uliana – vede tra i territori coinvolti anche quello vittoriese. È stato presentato dal Comune di Jászberény (Ungheria) in qualità di capofila e vede la partecipazione di ulteriori otto partner, tra i quali i Comuni di Kamnik (Slovenia), Amberg e Naumburg (Germania) e, appunto, della nostra città, che per la prima volta nella sua storia accede a questo tipo di finanziamenti. Un risultato che accogliamo davvero con grande orgoglio perché testimonia la validità e la bontà di un impegno progettuale già messo in campo con il dossier per Vittorio Veneto capitale italiana della cultura. Nel raggiungimento di questo importante traguardo ha giocato un ruolo fondamentale anche l’esperienza che la startup Bclever ha maturato gestendo il FabLab di Vittorio Veneto e la rete regionale FabCube che in città ha la propria sede centrale”.
A supportare il progetto una rete di quattro soggetti privati con competenze ed esperienze specifiche nello sviluppo di imprese culturali e creative: Jászkerület Non-profit Ltd. (Ungheria), Institute for Tourism, Sports & Culture of Kamnik (Slovenia), Università di Regensburg (Germania) e, appunto, Bclever s.r.l.s. (Italia), pmi innovativa già fondatrice del FabLab di Vittorio Veneto.
Stimulart ha una durata pianificata di 36 mesi con chiusura prevista a fine 2021. Il budget complessivo riconosciuto è di 2.667.181,25 €, in gran parte coperto dalle risorse del Programma interreg central europe, grazie ad un finanziamento di 2.191.324,71 euro a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).
Il Comune di Vittorio Veneto è responsabile di un pacchetto di lavoro inserito nel progetto: il Work Package 2 “Strategie e piani di azione per lo sviluppo delle industrie creative e culturali nelle città di medie dimensioni”. Il budget del Comune ammonta a 316.626,83 euro con 253.301,46 euro di finanziamento a fondo perduto da parte del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Bclever s.r.l.s. partecipa invece con una quota di budget pari a 195.576,45 euro con un cofinanziamento Fesr di 156.461,16 euro. Bclever s.r.l.s. avrà in particolare il compito di realizzare l’azione D.T3.3.2 “Implementazione del modello di incubazione delle imprese culturali e creative presso il FabLab di Vittorio Veneto”.
Grazie al progetto Stimulart, quindi, il FabLab vittoriese accrescerà i propri spazi ed estenderà i servizi offerti ad imprese e cittadini, integrando l’attuale proposta dedicata allo sviluppo di startup tecnologiche con strumentazioni e competenze in grado di supportare la costituzione e il consolidamento di nuove imprese creative e culturali.
In Italia l’industria culturale e creativa è tra le più importanti per dimensione economica e il Veneto è tra le venticinque regioni europee più virtuose per presenza di industrie culturali e creative (Büscher e Schierenbeck, 2013). L’area di Vittorio Veneto è caratterizzata da un alto numero di organizzazioni e associazioni culturali senza scopo di lucro di piccole dimensioni che, da un lato, segnala un dinamismo non comune per un’area periferica ma, dall’altra, indica una strutturale incapacità di valorizzare tali attività attraverso modelli di business strutturati e sostenibili.
Dal punto di vista industriale, le imprese attive nel settore culturale e creativo sono per lo più imprese microartigianali e operano in settori tradizionali come quello tessile e quello del legno, mentre molto meno presenti sono le industrie digitali e tecnologiche.
Il Progetto Stimulart consentirà quindi di effettuare ricerche, piccoli investimenti e sperimentazioni volte a testare servizi integrati per lo stimolo allo sviluppo di imprese innovative che operino nei settori culturali e creativi. Si tratta di una importante opportunità per trasformare ed evolvere l’intero ecosistema industriale di Vittorio Veneto, apportando al tessuto esistente nuova linfa ed energia.
(Fonte: Comune di Vittorio Veneto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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