Vittorio Veneto, quel cinguettio all’alba che affascina il Ferragosto: ieri la “Plurisecolare Fiera dei Osei”

La Plurisecolare Fiera dei Osei, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, è una tradizione che, anche se non si ha una data certa, risalirebbe addirittura al 1200 se non prima.

Come spiegato dal presidente della Pro Loco di Vittorio Veneto e del comitato “L’Gavinel” Flavio Uliana, negli ultimi anni parecchie cose sono cambiate, ma la Plurisecolare Mostra Mercato degli Uccelli rimane sempre non solo l’evento clou di ferragosto a Vittorio Veneto, ma una delle mostre mercato ornitologiche più attese dagli amanti del genere.

Allora Qdpnews.it ha deciso di godersi un dolce risveglio, allietato dal canto di centinaia di uccelli di diverse specie. Sveglia all’alba e partenza per quella che è una delle cartoline più belle della Marca Trevigiana; Serravalle di Vittorio Veneto. La gente comincia ad arrivare alla spicciolata, ma alle 6 e 30 del mattino del giorno di ferragosto, il concorso canoro è già di fatto iniziato.

Gli allevatori provenienti prevalentemente da Veneto, Friuli, Trentino e Lombardia, sono già in azione a posizionare i loro uccelli negli spazi prestabiliti, distinti per specie e pronti a cinguettare. Tordi, merli, sasselli, allodole, prispoloni, quaglie, fringuelli, peppole, cardellini, mutati, canarini, indigeni e ibridi, ogni specie con il suo tipico canto ad allietare l’alba ferragostana dei vittoriesi.

Gli allevatori diventano anche “docenti”. Sono loro che spiegano al pubblico le varie caratteristiche delle diverse specie. Fino agli anni ’80 dello scorso secolo, i ragazzi giocavano e si divertivano nei boschi e la conoscenza degli uccelli avveniva sul campo.

Nel 2019 questo non avviene quasi più, tanto che, allevatori a parte, spesso la gente non riesce a distinguere le diverse specie né dall’aspetto né dal canto. Il sole comincia ad alzarsi e il pubblico aumenta. Occhi assonnati e colazione con un buon piatto di trippa, anche questo fa parte della tradizione.

Non solo uccelli, c’è posto anche per altri animali. I cani si prendono il loro spazio con l’esibizione di “Agility dog”, con la “Pet Therapy”, con la passerella cinofila e soprattutto con l’esercitazione della scuola italiana dei cani di salvataggio.

Le classifiche del concorso canoro degli uccelli diventano un vanto per gli allevatori, anche se un premio lo meriterebbero tutti, animali e proprietari che hanno partecipato alla competizione.

È giunto il momento di tornare a casa. E allora chi se non la regina dei cieli per accomiatarci da Serravalle? Una splendida aquila delle steppe spiega le sue immense ali difronte all’obbiettivo e diventa il nostro saluto ai lettori di Qdpnews.it dalla Plurisecolare Mostra Mercato degli Uccelli di Serravalle di Vittorio Veneto.

(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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