Resti di macellazione abbandonati sul Meschio a Vittorio Veneto, recuperati da pompieri e polizia

I Vigili del Fuoco hanno recuperato sul greto del fiume Meschio alla fine di via Galvani (nella foto il luogo del ritrovamento),  nei pressi dell’ingresso alla pista ciclopedonale, alcuni sacchi di nylon neri contenenti resti di macellazione di alcuni animali, pecore in particolare. I resti erano stati notati subito dopo Natale da alcuni cittadini che hanno avvisato la polizia locale.

Dopo un sopralluogo sono stati fatti intervenire i Vigili del fuoco perché sembrava ci fosse anche la presenza di carcasse animali. Nei giorni scorsi gli operatori della Savno hanno provveduto poi a recuperare i sacchi con il contenuto per il regolare smaltimento.

Si pensa che sia stata eseguita una macellazione clandestina probabilmente di carattere rituale-religioso nei giorni precedenti il Natale, e che poi i sacchi con i resti degli animali scuoiati siano stati gettati nel fiume Meschio e arrivati all’altezza di via Galvani dove si sono arenati e rimasti alla vista per alcuni giorni.

L’abbandono illegale di carcasse e resti animali ovviamente è vietato e soggetto a sanzioni pesantissime, con una normativa restrittiva che prevede lo smaltimento di carcasse con incenerimento. E pure per la macellazione sono da seguire alcune norme fondamentali, anche se rituale, in macelli autorizzati, per evitare sofferenze inutili gli animali.

Ma le macellazioni clandestine, sia per rituale religioso o semplice fai da te per avere la carne, continuano nella loro crudeltà anche fuori tempo, perché ricorrere ai macelli convenzionali ha un costo che molti non possono o non vogliono sostenere. Tuttavia era parecchio tempo che resti di tali operazioni, e la loro visione raccapricciante per molti, non venivano smaltiti abbandonandoli alla corrente del fiume.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: google/maps).
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