Sulle sponde del lago Morto di Vittorio Veneto sono molti i cartelli che indicano il divieto di balneazione. Incuranti di questi soprattutto delle ricerche da parte dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco del corpo di Andrei Boicenco, il 20enne scomparso ieri, molte persone non hanno resistito a fare il bagno.
C’è chi si è immerso “solo” fino al busto (che è comunque contro le regole) ma anche chi si è fatto una vera e propria nuotata come se si trovasse in piscina o al mare: “imprudenti” commenta il sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto.
“Senza balneabilità ciascuno è responsabile di sé stesso” continua il primo cittadino. Il divieto di balneazione al lago Morto è dato da diversi fattori, tra cui l’acqua molto fredda, dal fondale profondo e dalla presenza di alcuni mulinelli formati dalla corrente. Inoltre, come spiegato dal primo cittadino “non ci sono le caratteristiche perché la spiaggia sia sicura. Non ci sono i bagnini o persone che possano intervenire in caso di emergenza”.
Solo alcune settimane fa in consiglio comunale è stato rinnovato il regolamento di Polizia Urbana che come spiegato dal primo cittadino “risaliva al 1931. Ma non ci siamo dimenticati di rinnovare il divieto di balneazione” conclude Miatto.
(Foto: Qdpnews.it)
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