I Consigli di Quartiere di Vittorio Veneto hanno avviato una revisione del Regolamento comunale che norma la loro attività, al fine di avanzare delle proposte che siano funzionali al rilancio di questi organismi di secondo livello, rafforzandone il ruolo e permettendo loro di svolgere la funzione primaria di anello di congiunzione tra l’Amministrazione comunale e la cittadinanza.
I temi proposti all’attenzione del sindaco Antonio Miatto e dell’assessore Bruno Fasan sono contenuti in una lettera che porta la data di lunedì 30 maggio a firma della consulta dei presidenti di quartiere e riguardano l’impegno alla consultazione dei Consigli di Quartiere su tutti gli interventi che riguardano sia i singoli Quartieri, sia gli atti amministrativi strategici e fondamentali a valenza cittadina. La consultazione su tali atti dovrebbe essere qualificata come obbligatoria, e i pareri richiesti non avranno natura vincolante ma solamente consultiva.
I presidenti richiedono, inoltre, il riconoscimento del diritto di intervento ai rappresentanti dei Quartieri che partecipano alle Commissioni consiliari e l’impegno, da parte dell’Amministrazione, di dare risposta scritta, entro un preciso termine (da fissare), alle richieste avanzate dai Consigli di Quartiere sia tramite i verbali delle riunioni che direttamente in forma scritta. Per concludere, chiedono una sede idonea in cui svolgere le riunioni pubbliche.
Tutti questi cambiamenti, a loro avviso, faciliterebbero il confronto con la cittadinanza, rispondendo in modo efficace alle necessità dei cittadini e coinvolgendoli nel processo della gestione pubblica attraverso forme di democrazia diretta come il Bilancio partecipativo.
L’iter per raggiungere tale bilancio è complesso e richiede un impegno fattivo da parte di tutti i partecipanti, specialmente – sostengono i presidenti di quartiere – una convinta adesione da parte dell’Amministrazione comunale.
I consigli di quartiere aggiungono, inoltre, dei suggerimenti sulle elezioni di questi organismi, che dovrebbero coincidere con altre consultazioni istituzionali e svolgersi nello stesso edificio in cui si svolgono le elezioni istituzionali.
Non meno importante la richiesta di fornire rapidamente la documentazione relativa alle questioni da trattare, e aI momento della stesura del Regolamento interno ciascun Consiglio di Quartiere può tener conto della seguente indicazione: “Le riunioni del Consiglio di Quartiere sono pubbliche e ogni cittadino ha la facoltà di intervenire nel dibattito, rispettando il primario diritto di parola dei consiglieri e di eventuali figure istituzionali presenti, fatte salve le riunioni a carattere organizzativo o che rivestano carattere di riservatezza”.
“Solo operando in questo modo sarà possibile incentivare una maggiore partecipazione alla vita cittadina e un supporto all’Amministrazione del governo della città” affermano, in conclusione della lettera, i presidenti.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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