Rimpatriata per gli ex dipendenti Sicca/Iveco. Riconoscimento per meriti di volontariato a due Alpini

Rimpatriata per gli ex dipendenti Sicca/Iveco
Rimpatriata per gli ex dipendenti Sicca/Iveco

Una rimpatriata che ci voleva dopo qualche anno di interruzione a causa delle emergenze pandemiche: approffitando della iniziativa dell’associazione Ugaf che raggruppa centinaia di lavoratori anziani del gruppo Fiat, una quarantina di ex lavoratori, oggi pensionati, della Sicca/Iveco si sono ritrovati sabato scorso 29 aprile al pranzo sociale.

Erano presenti ovviamente anche i colleghi di Bolzano e Trieste, in tutto 150 soci per una gita che ha visto la visita prima al Museo Canova di Possagno e quindi la parte conviviale al ristorante Pioppetto di Romano d’Ezzelino.

Un’occasione per ritrovarsi e comunicarsi le varie esperienze post lavorative e per riaffermare una appartenenza non solo simbolica e identitaria a quella che era stata negli anni ’80 e ’90 una delle più floride aziende vittoriesi, leader nella costruzione degli autotelai per pullman e autobus, con i suoi 350 e passa dipendenti nella sede di via Matteotti.

C’è stata ovviamente anche l’illustrazione dell’andamento attuale dello stabilimento oggi dai numeri più ridotti, ma il momento che ha aggregato i partecipanti vittoriesi è stato a sorpresa il riconoscimento a due alpini del gruppo di Revine Lago, della sezione Ana di Vittorio Veneto, ex dipenenti Sicca, che si sono distinti nella vita da pensionati per la loro opera di volontariato.

In realtà sono una quindicina almeno nell’associazione degli anziani del gruppo Fiat vittoriese i volontari che prestano servizio dalla Lilt a Prealpi soccorso e varie altre associazioni. Il momento è stato emozionante quando in particolare è  stata evidenziata una storia di amicizia tra due dei partecipanti, gli alpini Elio Bernardi e Angelo De Martin.

Bernardi che nel tempo libero si diletta con la scultura del legno ha avuto l’idea di creare e donare all’amico De Martin una scultura in legno raffigurante il classico cappello alpino con la penna, motivando il riconoscimento per il servizio di volontariato prestato fin da giovane da Angelo  in sede locale e nazionale nel Corpo degli alpini.

Lui è stato sempre presente e ha risposto alle chiamate per portare aiuto ai terremotati dell’Abruzzo, per il ritpristino e recupero del territorio, senza mai risparmiarsi e operando sempre con grande generosità. Insomma un tangibile riconoscimento per la sua infaticabile opera.

Siamo orgogliosi – hanno sottolineato gli organizzatori della rimpatriata Ugaf – di avere nel nostro gruppo persone di così elevato spessore umano, sono valori diffusi ma spesso nascosti nella nostra epoca, e quindi è necessario che vengano conosciuti e premiati”.

(Foto: Ciot).
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