Con gli slogan #RiprendiamoCi la cultura e Quanto Ci manchi, #cultura, dopo un anno di silenzio “coatto” dovuto all’emergenza Covid, riprendono l’attività culturale che mancava alla città gli “Amici di Vittorio Veneto” guidati da Maria Grazia Gottardi.
L’Associazione culturale è nata oltre dieci anni fa con l’obiettivo principale di far conoscere la storia, l’ambiente, l’arte e la cultura di Vittorio Veneto in Italia e all’Estero. Offrendo collaborazione alle istituzioni che perseguono lo stesso scopo.
Proprio nel solco di questo progetto erano dunque rimasti alla sospensione del convegno in programma a maggio 2020, dedicato ai Borghi storici del Vittoriese – recupero e rivitalizzazione -, e ora riprendono le attività con un entusiasmo ancora maggiore.
“Questo silenzio – spiegano all’associazione che anche un post accorato dell’assessore alla Cultura Antonella Uliana ha sostenuto – ci ha permesso di riflettere con maggiore consapevolezza che la cultura è un’essenza vitale dell’esistenza umana. Quindi anche se non si potrà comunicare in presenza, la tecnologia ci aiuterà con altre forme di comunicazione, se pur virtuali, a realizzare le nostre iniziative, che permetteranno di avvicinare molte più persone, sperando comunque di poter riempire di nuovo le sale dei Teatri e dei Musei della nostra Città”.
E questo perché per la città, ma non solo, nel 2021 ci sono delle ricorrenze importanti: ci sono i 160 anni dall’Unità d’Italia, i 130 dalla nascita dell’illustre vittoriese Franco Marinotti, e non ultimo per importanza storica i 100 anni del Milite Ignoto.
“Noi riteniamo doveroso celebrare questi momenti importanti della storia italiana, che hanno reso famosa anche la nostra città – dicono gli Amici di Vittorio Veneto -. E desideriamo dedicare i nostri eventi al prof. Aldo Toffoli (nel 2021 avrebbe compiuto 90 anni), al quale siamo molto grati per la sua particolare attenzione e collaborazione alla nostra Associazione”.
(Foto: Amici di Vittorio Veneto).
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“Riprendiamoci la cultura”, gli Amici di Vittorio Veneto non si arrendono: “La tecnologia ci aiuterà a realizzare le iniziative, in attesa di riempire i teatri”

