Il caso della rissa avvenuta lo scorso weekend a Vittorio Veneto, in centro città, ha suscitato non poca preoccupazione, nonostante la tempestiva rassicurazione giunta dalla sindaca Mirella Balliana sulla volontà di chiedere un rafforzamento dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine sul territorio.
Un caso che ha suscitato non poche reazioni, tra cui quella di Gianluca Posocco del gruppo consiliare di minoranza “La persona al centro – Gianluca Posocco sindaco”, il quale ha lanciato un particolare appello: “Dai parlamentari del territorio mi aspetto che si diano da fare per la nostra comunità. Lo chiedo, perché i cittadini qui ormai si sentono persi” è il suo commento.
Entrando di più nello specifico sulla questione, ha anticipato che il proprio gruppo consiliare avanzerà una proposta in occasione del prossimo consiglio comunale: “Non posso ancora anticipare nulla, ma si tratta di una proposta concreta, che può aiutare – ha affermato -. Da quello che so, gli aggressori sono, per la maggior parte, soggetti già noti per un’altra aggressione verificatasi lo scorso maggio però, nonostante la denuncia, sono ancora liberi di circolare. Quindi siamo di fronte a un fatto gravissimo che si è ripetuto e con gli stessi aggressori, ancora liberi di continuare a delinquere – ha aggiunto, facendo poi una riflessione più ampia -. Quello che ci preoccupa è la reazione di qualche cittadino, perché il sentimento che si sta diffondendo è quello di arrangiarsi”.
Posocco ha quindi fatto un riferimento anche a un possibile problema di spaccio in città.
“La città è più vuota e mi parlano anche di un problema di spaccio in centro – ha dichiarato -. Quando una città si svuota, persone così, come quelle dell’aggressione, prendono il sopravvento. Non è il momento di fare polemiche, perché verrebbero facili, ma ora tutti devono fare la loro parte. Io sono un consigliere di centrodestra, forza politica ora al Governo: mi aspetto che i nostri rappresentanti in parlamento lavorino per proporre delle norme che consentano, a chi è nel territorio, di difendersi” ha concluso.
(Autore: Arianna Ceschin)
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