Sarà don Marco Zarpellon (nella foto) il nuovo parroco di San Vendemiano dal prossimo mese di ottobre: prenderà il posto di monsignor Pierdomenico Amort, che si congeda dopo un quarto di secolo trascorso alla guida della comunità cristiana.
La notizia è stata diffusa nelle parrocchie della Diocesi proprio in questi ultimi giorni, nei quali si sono succedute varie nomine e disposizioni del vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo.
Don Marco Zarpellon, con il nuovo onere che assumerà a partire da ottobre, lascia l’incarico di padre spirituale del Seminario vescovile e della Comunità vocazionale, assunto nel 2013; mantiene invece quello di assistente ecclesiastico di zona dell’Agesci, l’associazione giovanile educativa di guide e scouts cattolici italiani.
Nato nel 1974 a Vittorio Veneto, don Zarpellon è ben conosciuto e stimato a livello diocesano: vari sono stati, infatti, gli incarichi da lui ricoperti a partire dalla sua ordinazione avvenuta nella Cattedrale vittoriese nel 2000, che ne hanno messo in luce l’entusiasmo per la vita, la dinamicità e la passione educativa, in particolare verso i giovani.
È stato cappellano di Pieve di Soligo, vicario parrocchiale dell’unità pastorale di Ceggia, Fossà, Grassaga, vice-direttore del Collegio Vescovile “Balbi-Valier” di Pieve di Soligo, parroco “in solidum” di Vidor e Colbertaldo, responsabile diocesano per il servizio per il Catecumenato, collaboratore parrocchiale a Ceggia, Fossà e Grassaga. Ancora, assistente ecclesiastico diocesano per il settore giovani di Azione Cattolica e studente alla Facoltà teologica del Triveneto.
Il nuovo parroco prende il posto di monsignor Pierdomenico Amort, classe ’43 e ordinato nel 1975. Vicario episcopale prima e delegato, poi, per la vita consacrata, monsignor Amort è stato moderatore dell’unità pastorale San Vendemiale, vicario foraneo di Conegliano, canonico onorario del Capitolo della Cattedrale.
La carica di parroco di San Vendemiano, che manterrà per ancora qualche mese, la ricopre da ben 25 anni. Dal prossimo ottobre sarà canonico titolare – penitenziere del Capitolo della Cattedrale.
(Foto: L’Azione).
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