Altri tre box arancioni in arrivo nelle strade vittoriesi, per fare perdere ai conducenti di veicoli a motore la voglia di correre troppo.
In una recente riunione, la giunta Miatto ha preso atto che “continuano a pervenire all’amministrazione comunale richieste di installare box per l’utilizzo di strumenti per la rilevazione della velocità dei veicoli in transito in varie vie cittadine”.
Questo sull’onda del primo contingente di box piazzati sulle strade a maggiore rischio di infrazioni al limite di velocità di 50 chilometri all’ora, e quindi in primis la statale Alemagna e le provinciali di Longhere e Carpesica, ma anche la zona industriale di San Giacomo e via Galilei.
I dispositivi, che possono contenere autovelox ma anche no, hanno sicuramente contribuito a ridurre la velocità dei transiti, e la notizia si è diffusa velocemente anche dove i box non sono ancora arrivati, comprese le strade che possono costituire un'”alternativa” a quelle in cui i totem arancioni ci sono già.
“La sola presenza di tali contenitori costituisce un incentivo al rispetto dei limiti di velocità” confermano sindaco e assessori, che hanno ritenuto “opportuno installare box sul territorio per aumentare la percezione di sicurezza della cittadinanza”.
In base alle richieste arrivate sul tavolo del primo cittadino Antonio Miatto, l’amministrazione ha individuato altre tre strade nelle quali installare nuovi dissuasori di velocità, nel seguente ordine: la prima è via Aleardo Aleardi, tra San Giacomo e Ceneda; la seconda è via Duca d’Aosta, a Ceneda, e la terza è via Martel, sempre nello stesso quartiere.
Tutte strade dai transiti non “massicci” come quelli dell’Alemagna o di altre strade di grande comunicazione, ma da tenere sott’occhio anche per la presenza di numerose residenze e attività produttive. Al comandante della Polizia locale e al responsabile dell’ufficio strade del municipio spetterà ora, una volta acquistati i box, individuare le aree più idonee in cui installarli.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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