Si finge operatore del servizio idrico e chiede di entrare in casa per verificare la bontà dell’acqua. È successo (di nuovo) in questi giorni in città, ma fortunatamente la vittima designata, un anziano, non è caduto nel tranello: ha invitato il sedicente incaricato ad andarsene, provvedendo a informare immediatamente gli uffici di Piave Servizi.
Stando all’identikit fornito dall’utente, si tratterebbe di un uomo sulla cinquantina, che indossa un cappello e una mascherina, vestito con una tuta di colore gialla e blu.
Il modus operandi è noto, ed è rivolto in maniera particolare alle fasce d’utenza più deboli e indifese. Una segnalazione simile risale allo scorso dicembre: il finto operatore suona il campanello, chiedendo di entrare nell’abitazione per verificare la qualità dell’acqua, a suo dire “non buona”. Una volta entrato, si fa aprire il rubinetto, insistendo affinché la vittima l’assaggi. A questo punto spruzzerebbe nell’aria uno spray urticante, provocando un bruciore di gola nel malcapitato.
Lo scopo è quello di convincere la vittima che la colpa sia dell’acqua, raccomandandole di riporre oggetti di valore, ori e denaro in un luogo sicuro perché rischierebbero di “inquinarsi” in caso di perdita delle condotte.
“Non è un nostro operatore e nemmeno un soggetto incaricato da parte della nostra società. Cogliamo l’occasione, inoltre, per ricordare che nessun nostro addetto visiona contratti e bollette, oppure richiede pagamenti direttamente a domicilio – fa sapere Piave Servizi –. Invitiamo i cittadini alla massima attenzione e ad allertare le Forze dell’ordine”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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