Si getta nelle fredde acque del Meschio ma viene salvata, dai soccorritori e anche dalla scarsa portata del fiume.
Momenti di paura e forte apprensione nel pomeriggio di oggi martedì in città in seguito all’allarme lanciato dopo che una ragazza di circa trent’anni era finita, volontariamente secondo quanto appreso, nelle acque del Meschio, all’altezza di via Bernardo De Marchi, nel quartiere omonimo, non lontano dalla chiesa parrocchiale.
I soccorsi si sono organizzati rapidamente, e sul posto sono arrivati in forze il Suem 118 con l’elicottero da Treviso, che a lungo ha volteggiato sopra il popoloso quartiere, l’ambulanza da Vittorio Veneto e l’automedica da Conegliano, i Vigili del fuoco e i Carabinieri.
Per fortuna la ragazza è stata ritrovata rapidamente e riportata a riva in tempo, venendo poi trasferita in ospedale in condizioni non gravi con l’ambulanza (l’elicottero è rientrato vuoto a Treviso): per lei solamente un inizio di ipotermia.
Una mano importante per scrivere il lieto fine di questa vicenda l’ha data la poca acqua presente nel Meschio alla luce del lungo periodo di siccità che sta interessando anche il Vittoriese.
Sono attivi numeri verdi ai quali chiunque può rivolgersi per avere supporto e aiuto psicologico. Tra questi: Telefono Amico (02.23272327), Telefono Azzurro (19696), Progetto Inoltre della Regione Veneto (800.334.343) e De Leo Fund (800.168.678).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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