Corsa contro il tempo per candidare l’adeguamento degli impianti della sezione archeologica del Museo del Cenedese ad un bando ministeriale. Solo con questo intervento la sezione, in buona parte già allestita a palazzo Cesana Torres ma mai aperta al pubblico, potrà accogliere visitatori.
Nel corso dell’ultimo consiglio comunale è stata illustrata la variazione al bilancio con impiego parziale dell’avanzo di amministrazione 2020 (150mila euro) che permetterà al Comune di intervenire. Rispetto agli stimati 200mila euro, l’intervento – già inserito dall’amministrazione Miatto nel piano opere pubbliche 2021-23 – necessita di 350mila euro.
“Dalla progettazione – spiega il sindaco Antonio Miatto – è risultato che la spesa non è di 200mila euro come stimato a suo tempo, ma di 280mila euro a cui vanno aggiunti oneri e iva. Entro fine agosto c’è tempo per partecipare al bando. Ora procederemo con la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera così da candidare questi lavori”.
L’intervento metterà a norma, in deroga alle norme esistenti trattandosi di un palazzo antico, l’impianto elettrico e antincendio della sezione. “Sono tutti lavori di impiantistica, non strutturali – precisa il sindaco -, ad esempio posa di porte tagliafuoco e posizionamento di allarmi”. Il progetto dovrà essere approvato dalla Sovrintendenza.
Questi lavori sono propedeutici all’apertura al pubblico della sezione archeologica che raccoglie reperti del Neolitico, dell’Età del Bronzo, del Ferro (Celti e Paleoveneti), di Età Romana e Longobarda provenienti dal territorio di Vittorio Veneto e dei comuni vicini, dalle collezioni ottocentesche di Carlo Graziani e Francesco Troyer, da donazioni e da depositi ministeriali.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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