Si avvicina il primo anniversario della chiusura, per l’ennesima colata detritica, del tratto di statale 51 d’Alemagna tra Nove e Fadalto Basso.
Il 6 dicembre 2020 dal versante dei Bosc Grandi si riversavano sulla strada, in due punti, fango, sassi e detriti. La strada rimase chiusa per alcune settimane, per poi riaprire ad inizio 2021 con un senso unico alternato dalle 6 alle 20, rimanendo però chiusa di notte.
Anas aveva comunicato all’amministrazione comunale la riapertura della statale H24 e con il doppio senso di marcia per fine settembre. Il 30 settembre Anas ha però solo comunicato di aver terminato il collaudo dell’impianto di monitoraggio (qui l’articolo), senza fornire ulteriori date.
Da allora è passato più di un mese e fra meno di 30 giorni sarà un anno da quell’evento meteo che ha lasciato il segno in Val Lapisina, causando disagi a chi risiede in valle e, soprattutto, a monte delle frane.
“Sono arrabbiato per la situazione che si continua a registrare in Fadalto – scandisce l’assessore ai lavori pubblici Bruno Fasan -. Anas non si rende conto del prezzo che stanno pagando, economicamente e non solo, i residenti della Val Lapisina per quella strada che dopo 11 mesi è ancora aperta a singhiozzo. È una cosa vergognosa. Quotidianamente raccolgo dai residenti i disagi che vivono e non ne possono più. In un anno cosa è stato fatto? Io devo dare risposte alla gente che si rivolge a me, amministratore locale, per avere informazioni. Avevano detto, più volte, che avrebbero aperto, ma niente. Sono molto amareggiato“.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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