“Tariffa aggiuntiva comunale”: nella fattura Savno dell’anno 2022 e acconto 2023, i cittadini vittoriesi hanno notato una nuova voce del valore aggiuntivo di 15 euro. In poco tempo, si è diffusa in città la notizia e il rispettivo punto interrogativo. Nel consiglio comunale di mercoledì scorso 5 aprile, il consigliere di Rinascita civica Mirella Balliana ha esposto in aula le tante domande che da svariati giorni aleggiano in città.
“In questo periodo sono pervenute alle famiglie e imprese di Vittorio Veneto le fatture emesse dalla società Savno relative al 2022 e l’acconto del 2023 – ha detto Balliana in un’interrogazione -. In esse è riportato che la tariffa fissa rifiuti include anche una ‘tariffa aggiuntiva comunale’ di 15 euro per l’anno 2022, non applicata in modo progressivo in base al numero dei componenti il nucleo familiare.
Quali servizi eroga Savno srl alle famiglie e imprese di Vittorio Veneto a fronte della citata tariffa? Quale autorità comunale decide e autorizza i servizi da affidare alla società Savno srl per la loro attuazione e come vengono rendicontati al Comune tali servizi inclusi nella tariffa aggiuntiva? Perché la tariffa aggiuntiva non è applicata in modo progressivo in base al numero dei componenti il nucleo familiare, criterio tra l’altro seguito per la determinazione delle altre voci della tariffa?”.
A rispondere è stato l’assessore all’ambiente ed ecologia Bruno Fasan: “In tutto il territorio di Savno viene applicata una tariffa unica per il servizio standard, uguale per tutte le utenze domestiche e le imprese. Dopo l’interruzione della tariffa unica nel 2015, per i Comuni più grandi e popolosi che hanno bisogno di servizi extra di pulizia è stata definita la tariffa aggiuntiva comunale.
Un maggior numero di spazzamenti che nella tariffa aggiuntiva coprono in generale la quota più importante; pulizia e gestione dei cestini; gestione e pulizia degli spazi mercatali; raccolta di cartoni commerciali addebitati alle imprese; servizi di raccolta a domicilio; integrazioni di pulizia per le manifestazioni.
La trattativa è stata fatta all’inizio dell’applicazione della tariffa unica 2015 e ogni anno vengono controllate eventuali variazioni, finora minime. I costi relativi sono applicati nel piano finanziario generale che viene approvato dall’assemblea dei sindaci e sottoposto al controllo analitico e puntuale dell’agenzia Arera. Le tariffe aggiuntive sono costi fissi, pertanto vengono calcolate per l’utenza e non per cittadino. La produzione di rifiuti viene calcolata su base puntuale per nucleo familiare. I servizi generali vengono addebitati per le utenze e per le imprese. Voglio tranquillizzare tutti i cittadini che non c’è stato nessun aumento“.
“Ad applicare la tariffa aggiuntiva sono 22 Comuni su 44 – ha affermato, nella sua replica, Balliana -. Io volevo sapere dettagliatamente gli impegni di spesa per i servizi che vengono fatti”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it