Autostrada A27 libera dal casello di Vittorio Veneto Sud a quello Nord. Il refrain è noto da decenni ma si ripropone con forza in questi giorni, a pochi mesi dalla inaugurazione del Traforo di Sant’Augusta. Tanto più che sono in piena attività i lavori di costruzione della rotatoria in uscita su via del Carso.
A farlo sono i due maggiori gruppi ambientalisti veneti dell’Ecoistituto Alex Langer e Mountain Wilderness guidati da Michele Boato e Giancarlo Gazzola: “Per molti anni, oltre 30, come ambientalisti ci siamo impegnati affinchè non si realizzasse il traforo del colle di Santa Gusta, ma si utilizzasse l’autostrada A 27 come circonvallazione per superare Vittorio Veneto – spiegano -. L’autostrada liberalizzata è la soluzione ideale per la città per un superamento veloce e senza nuove opere, costose ed impattanti”.
“Per salvare Vittorio Veneto dal caos del traffico – proseguono – è indispensabile ottenere la liberalizzazione della A27, la circonvallazione che già c’è: se non ora quando?”.
Tuttavia ora il tunnel è stato fatto: “E’ stato realizzato da un’amministrazione che aveva messo nel suo programma elettorale il no al traforo – accusano ora -, sostenuta da due liste create apposta per opporsi al traforo, che avevano avuto il 10% dei consensi dei vittoriesi, permettendo di far vincere quello schieramento che, invece, si è messo subito al lavoro per approvare l’opera. Ovvio che la città non abbia più ridato fiducia a chi ha palesemente disatteso le promesse“.
Alla vigilia della sua inaugurazione anche l’attuale amministrazione sta dimostrando parecchie perplessità soprattutto per i problemi che l’uscita potrebbe provocare tra via del Carso e via Vittorio Emanuele II in centro città.
“Molto giustamente – dicono gli ambientalisti veneti – visto che l’apertura del traforo al traffico sconvolgerebbe il centro della città, mettendo in crisi la sicurezza e l’agibilità di un campus scolastico con migliaia di studenti e riversando tutto il traffico praticamente nel centro, su strade del tutto inadeguate a sostenerlo, cioè se l’idea era quella di creare una circonvallazione, il fallimento sarà totale ed il caos assicurato“.
Ecco perché a questo punto, per salvare il centro dal traffico e conservare al campus scolastico la sua funzionalità, ritorna più che mai alla ribalta la proposta della liberalizzazione dell’autostrada, almeno tra i due caselli di Vittorio Veneto sud e nord, cioè chi entra a nord ed esce a sud non paga e viceversa, almeno per diminuire la pressione del traffico attraverso il tunnel quando, prima o poi, verrà aperto.
“Per anni abbiamo contattato direttamente tutte le forze politiche per fare pressione sui concessionari della A 27, cioè i Benetton, affinchè accettassero la liberalizzazione, inutilmente – affermano Boato e Gazzola – e ora il contenzioso tra il governo e le varie società dei Benetton per la revoca o il ridimensionamento della concessione autostradale a livello nazionale, fa capire che sarebbe il momento giusto per ripresentare con forza la proposta di liberalizzazione della A27 affinchè sia reso possibile il suo utilizzo come circonvallazione”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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