Tragedia questo pomeriggio a San Giacomo di Veglia, Vittorio Veneto, in via Casalta: un 68enne, pensionato, è morto tra le fiamme nella propria abitazione.
Verso le 16, mentre imperversava un temporale, un fulmine è caduto proprio sul tetto di una vecchia abitazione dove risiedevano tre persone, facendo saltare i contatori, provocando un corto circuito e una fiammata che ha subito trovato innesco nei solai in legno.
Da lì a poco si è venuto a creare un imponente incendio e Santino Della Colletta (nella foto sotto), 68 anni, nel tentativo di verificare i danni e tentare di spegnere le fiamme, sarebbe rimasto bloccato al terzo piano dell’abitazione. Prima intontito dal fumo e poi avvolto dalle fiamme è morto per le gravissime ustioni riportate. E questo nonostante i vicini avessero portato sotto la finestra un divano, ma non ce l’ha fatta.


La sorella e la cugina, che anch’esse erano in casa, invece sono riuscite a fuggire a fatica e sono rimaste leggermente intossicate ma praticamente illese. Una delle donne, sotto choc, è stata accompagnata fuori dai vigili del fuoco quando sono arrivati e hanno iniziato le operazioni di spegnimento.


Dalle prime testimonianze si parla di un forte botto, subito dopo la casa si è impregnata di fumo e si sono levate alte le fiamme.
Le operazioni per avere ragione del fuoco non sono state semplici per i vigili del fuoco di Vittorio Veneto e di Conegliano (sono durate un paio d’ore), giunti sul posto con quattro squadre, compresa un’autoscala oltre all’intervento dei sanitari del Suem 118 arrivati con automedica, ambulanza ed elisoccorso.
Sul posto è arrivato dopo qualche minuto anche il sindaco Antonio Miatto a portare conforto alle famigliari della vittima.
Per la vittima non c’è stato nulla da fare e ora i carabinieri raccoglieranno le testimonianze per cercare di capire le cause che hanno provocato quest’immane tragedia in via Casalta.
La sorella e la cugina di Della Colletta passeranno la notte in ospedale poiché per loro è stato previsto un ricovero di emergenza.
Domani il Comune di Vittorio Veneto si attiverà assieme ai servizi sociali per trovare una sistemazione per lei, pare presso dei parenti in grado di ospitarla; nel frattempo il Comune di Sarmede troverà una soluzione per la cugina, che, pur domiciliata in via Casalta, aveva mantenuto la residenza in quel comune.
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