Cordoglio nella comunità di San Giacomo di Veglia per la morte di Anna Uliana, 73 anni.
Una settimana fa era stata coinvolta in un incidente stradale mentre pedalava lungo via Levada (qui l’articolo).
Troppo gravi le ferite e i traumi riportati alla testa. Lunedì i medici del Ca’ Foncello di Treviso hanno comunicato alla famiglia della 73enne che non c’erano più speranze per una ripresa. E i figli Franco, Sabrina e Sandra hanno acconsentito all’espianto degli organi.
“Era ciò che nostra madre avrebbe voluto – dice il figlio – e così abbiamo acconsentito alla donazione di reni e cornee”.
Nata a Pinidello (Cordignano), Anna era arrivata in città sposando Antonio Pin di cui era rimasta vedova anni fa. Aveva lavorato al biscottificio Doria fino al 1975, per poi aiutare il marito nell’azienda agricola di via delle Filande condotta prima in mezzadria, poi rilevata e oggi portata avanti dal figlio Franco con i suoi figli. E in via delle Filande abitava.
“Stava benissimo – racconta il figlio Franco -. Aveva il suo orto e gli animali a cui badare. Quell’incidente le è stato fatale. Tutti i giorni usciva in bici anche per tenere allenate le gambe che ogni tanto le facevano male. E anche mercoledì era uscita per fare delle commissioni”.
Anna era molto attiva in parrocchia a San Giacomo di Veglia come volontaria, catechista e corista.
“Soffriva negli ultimi tempi per la mancanza di relazioni perché la pandemia ha stravolto un po’ a tutti la vita – dice il figlio -. Era una donna molto laboriosa e coraggiosa”.
Quanto all’incidente dice: “L’errore umano non ha limiti. Forse se l’autista del mezzo avesse guardato alla sua sinistra, avrebbe visto mia mamma”.
Il funerale, che si terrà nella chiesa di San Giacomo di Veglia, sarà fissato non appena ci sarà il nulla osta.
(Foto: per gentile concessione della famiglia).
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