Riqualificare con la street art, dando ai giovani del territorio la possibilità di esprimere i propri talenti e di crescere, a livello educativo, come cittadini migliori.
È stato possibile grazie alla sinergia nata tra il progetto giovani di Vittorio Veneto e Inoxveneta: la tela, sulla quale disegnare la propria idea di futuro, le proprie idee di rinnovamento, è il muro dell’azienda sita nella zona industriale di San Giacomo di Veglia, che ha anche sostenuto spese necessarie alla realizzazione dell’opera.
Nella giornata di ieri, sabato 16 ottobre, si è assisitito alla consegna ufficiale dell’opera alla presenza dell’assessore alle politiche giovanili di Vittorio Veneto, Antonella Caldart, di Alfonso Kratter, Ceo di Inoxveneta, dei giovani e dei referenti del Progetto Giovani di Vittorio Veneto.
Una ventina i giovani aspiranti artisti, tra i 15 e i 29 anni, che hanno partecipato al Laboratorio di Street Art presso il Centro Giovani Criciuma di Vittorio Veneto, nell’ambito del progetto “Creo, intraprendo, aiuto: ci sono” – area “Laboratori di Creatività” del Piano di intervento in materia di politiche giovanili Politeia, finanziato dalla Regione Veneto.
A far fiorire l’incontro magico, l’idea o meglio, l’esigenza di fare qualcosa per i giovani, nata nella mente e nel cuore di Alfonso Kratter, Ceo di Inoxveneta SpA.
Essere un leader di mercato (in questo caso nel settore dell’acciaio) non vuol dire però solo pensare in termini economici, ma anche calarsi nel territorio e dialogare, concretamente, con le parti sociali.
Il laboratorio artistico che ha portato alla riqualificazione di un muro di 110 metri (220 metri quadri) ha coinvolto i giovani dei 28 comuni del distretto di Pieve di Soligo dell’Ulss 2 Marca Trevigiana.
Per loro la possibilità di esprimersi attraverso l’arte di strada, ormai sdoganata come espressione artistica culturale degna di attenzione, ma anche di vivere un’esperienza formativa e aggregativa.
La rigenerazione creativa di un’area cittadina è diventata così anche un’occasione per promuovere l’educazione alla cittadinanza e alla legalità. Quattro gli incontri pratici (dal 25 settembre) durante i quali i giovani artisti hanno ridato vita nuova al muro dell’Inoxveneta “a colpi” di pittura acrilica con rulli e pennelli, sotto la guida di Mike 128 (Michele Peruch), street artist vittoriese, formatore ed esperto della materia.
Nel muro hanno trovato casa le quattro stagioni di un bosco (realizzato con pittura e spray) nel quale sono state inserite delle figure di bambini (realizzate con stencil). Un’opera dal grande impatto visivo, ma anche emotivo.
“Sono ormai diversi anni che l’amministrazione comunale di Vittorio Veneto, attraverso il Progetto Giovani, investe convintamente nella street art – afferma Caldart – sia come motore di aggregazione giovanile e sociale, sia come strumento per la riqualificazione ed il rinnovamento di luoghi e spazi pubblici. Con il progetto “Le quattro stagioni del muro” abbiamo fatto però un grande passo in avanti in questo percorso che ci vede a fianco dei ragazzi nel favorire da un lato l’acquisizione di nuove competenze artistiche, dall’altro nel promuovere l’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità. Grazie alla collaborazione con Inoxveneta, la street art entra infatti per la prima volta non solo nel tessuto sociale ma anche in quello imprenditoriale della città, e lo fa esprimendo un messaggio concreto di fiducia nei confronti delle nuove generazioni, del loro talento e della loro creatività”.
“Circa un anno fa ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa con i giovani – commenta Alfonso Kratter – ho pensato a cosa potevo offrire alle nuove generazioni per sviluppare la loro creatività, impegnandoli concretamente. Da qui l’idea di “donare” il muro attorno allo stabilimento, per farne un foglio bianco sul quale gli aspiranti artisti potessero esprimere le loro emozioni, il loro sentire e il loro sguardo verso il futuro. La collaborazione con il Progetto Giovani di Vittorio Veneto e con il Comune ha permesso di ridare nuova vita a un muro che altrimenti sarebbe triste, anonimo. Sono molto soddisfatto del risultato. Sono felice di poter legare il nome di Inoxveneta a questo progetto che spero possa essere preso d’esempio anche da altre aziende, per riqualificare una zona industriale come la nostra che accoglie utenti anche stranieri e per dare ai giovani la possibilità di disegnare la loro visione di futuro”.
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