Si affida alle pagine del settimanale diocesano L’Azione il vescovo Corrado Pizziolo per lanciare il suo “appello alla responsabilità”. Il tema è quello della vaccinazione anti-Covid.
Papa Francesco, recentemente, ha parlato della vaccinazione come “atto d’amore” verso il prossimo. I Vescovi del Triveneto, nella due giorni a Borca di Cadore nel bellunese, hanno riflettuto sulla situazione scandita da incertezza e speranze, esortando alla responsabilità per evitare ogni forma di contagio. E in particolare si sono rivolti a ministri straordinari della comunione, catechisti, educatori, volontari parrocchiali, volontari impegnati in attività caritative e cantori affinché, chi ancora non l’ha fatto, si vaccini. Un invito che monsignor Pizziolo rilancia sul territorio diocesano.
“Medici e personale sanitario, insegnanti e operatori della scuola hanno già l’obbligo vaccinale – ricorda il Vescovo – e il Green pass è già obbligatorio per accedere a molti locali al chiuso e anche, ormai, per moltissimi lavoratori. Sono misure disposte dalle competenti autorità civili perché chi esercita una qualsiasi responsabilità possa garantire la “cura dell’altro”. Per questo motivo, nello spirito della parola di Gesù “Abbi cura di lui” (Lc 10, 35) che certamente dobbiamo sentire rivolta al nostro mandato, faccio appello alla coscienza dei ministri ordinati (presbiteri e diaconi ndr) e degli operatori pastorali e li invito a guidare le celebrazioni, le riunioni comunitarie e gli incontri di catechismo o altre attività educative in presenza, garantendo la massima sicurezza di prevenzione del contagio, quanto meno come altre categorie di persone sopra ricordate”.
Pizziolo si è già vaccinato contro il Covid-19. “Lo stesso appello – aggiunge – valga per chi, come accolito o come ministro straordinario della comunione, è chiamato a portare l’eucarestia agli infermi, per chi è impegnato nel servizio della liturgia, in particolare i coristi o i cantori. Invito anche ad incoraggiare l’adozione da parte di tutti di queste misure di contrasto alla pandemia”.
“Come comunità cristiana, come abbiamo sempre fatto, continuiamo a fare la nostra parte con spirito collaborativo per il bene della nostra società” conclude monsignor Pizziolo.
“Il vescovo Corrado, insieme ai vescovi del Triveneto, ha voluto dire, come prima cosa, che ha a cuore che all’interno delle parrocchie si riallaccino le relazioni interpersonali e ripartano le attività pastorali – commenta don Alessio Magoga, direttore de L’Azione -. Dall’altro lato, però, ha voluto esprimere il convincimento che queste relazioni e attività devono svolgersi in un contesto di sicurezza”.
La vaccinazione diviene l’arma principale contro il Covid-19. “Da qui l’invito esplicito e netto dei vescovi affinché si vaccinino quanti operano nelle comunità parrocchiali: dai catechisti ai ministri della comunione, sino alle suore e ai preti… Si tratta, però – precisa don Alessio -, di un “invito”, cioè di una “esortazione morale”, per quanto ferma e decisa: non si tratta di un obbligo. La questione è molto delicata e facilmente creerà tensioni. Sappiamo, infatti, che nelle nostre comunità molte persone si sono sottoposte al vaccino senza difficoltà, ma altre hanno deciso di non vaccinarsi per personali convincimenti. La presa di posizione dei vescovi sembra essere una “mano tesa” nei confronti di queste ultime, almeno per ora”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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