Occhio alle imitazioni e alle truffe: personaggi spacciandosi per alpini girano per le case cercando di piazzare bandiere, magliette e gadgets non originali, dell’adunata triveneta di giugno a Vittorio Veneto.
In realtà, fanno sapere dalla sezione Ana di Vittorio Veneto, gli alpini non chiedono soldi a nessuno. Ma le voci ricorrenti sull’attività di alcune persone che usano anche un non meglio identificato tesserino dell’associazione, ha messo in allarme tutto l’apparato organizzativo dell’evento del Raduno alpino del Centenario.
Sono state segnalate trattative avvenute a macchia di leopardo in città e in qualche Comune del comprensorio ricorrendo al porta a porta, con i protagonisti che tentano di piazzare per qualche euro del materiale quasi certamente contraffatto. La sezione smentisce. Nessuno è stato incaricato o autorizzato di fare commercio e quindi si tratta di persone, sicuramente non alpini, che vogliono lucrare sull’evento. Si chiede di diffidare dai personaggi che le propongono, anche perché in occasione del Raduno Triveneto ci sono già aziende autorizzate per questo e in posti autorizzati. Non solo: per chi volesse del materiale autentico preparato dal settore commerciale del raduno, basta rivolgersi alla sede della sezione nella stazione ferroviaria nei pomeriggi di lunedì e venerdì.
Sorpreso da questa novità il presidente della sezione e del comitato organizzatore dell’adunata Francesco Introvigne: “Non avrei mai pensato che qualcuno potesse approfittare. In ogni caso nessuno ha qualche mandato da parte nostra, tanto meno con abbigliamento degli alpini. Ovviamente il commerciante che nel suo negozio voglia vendere una bandiera è libero di farlo, ma mai e poi mai qualcuno può andare in giro a lucrare abusivamente in nome nostro nel porta a porta. Se dovesse continuare faremo intervenire le forze dell’ordine con una denuncia”.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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