Area ex Carnielli, la curatela asporta da domani, lunedì 11 marzo, le parti di eternit più ammalorate della copertura degli edifici. Un primo passo verso una bonifica più completa, ma bisogna fare attenzione. Scoprire il comparto significa anche far filtrare più acqua piovana nelle falde inquinate dal cromo esavalente con il rischio di peggiorare l’inquinamento.
Per questo saranno asportate parti che non hanno un collegamento diretto con il terreno sottostante. Lo ha comunicato con un post il sindaco Roberto Tonon: “ In accordo con la curatela e il giudice fallimentare alcuni mesi fa abbiamo fatto redigere dalla curatela stessa un nuovo studio per verificare lo stato di conservazione delle coperture in eternit. Di questo studio se ne parlò anche con il giudice fallimentare durante l’incontro chiesto dal consiglio comunale del 12 novembre scorso”.
“Come più volte ribadito – prosegue il sindaco nella sua nota – i problemi ambientali di quell’area sono due. Uno riguarda l’eternit delle coperture mentre l’altro riguarda il suolo e il sottosuolo contaminati dal cromo esavalente. Come potete facilmente immaginare la rimozione dell’eternit causerebbe un’infiltrazione dell’acqua dall’alto provocando un’ulteriore aggravio dell’inquinamento da cromo che verrebbe dilavato ulteriormente. Le coperture in eternit infatti impediscono all’acqua di penetrare nel suolo. Il nuovo studio ha permesso di determinare il nuovo stato di conservazione dell’eternit e di individuare quali sono le parti più ammalorate da esportare. Già lunedì mattina (domani) la curatela esporterà alcune parti di eternit che non hanno un diretto collegamento con la parte del terreno sottostante. E’ un piccolo passo in avanti frutto di un dialogo costruttivo con la curatela che si è incaricata dell’intervento”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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