La viabilità a San Giacomo, nel Vittoriese, è al centro di un’interrogazione presentata in questi giorni da Giovanni Braido (Gruppo misto) alla giunta Balliana.
Nello specifico, il consigliere di opposizione ha chiesto all’amministrazione se intenda sondare la fattibilità del progetto di una “bretella” per la viabilità nella zona stessa di San Giacomo.
Oltre a ciò, ha evidenziato la necessità di una soluzione da mettere in campo, sia sul fronte dell’incrocio tra via Mezzavilla e piazza Fiume, sia per quanto riguarda la circolazione dei mezzi pesanti in via Vea.
Per quanto riguarda il primo punto, Braido ha ricordato che da sempre si parla di un collegamento, di circa 4,3 chilometri, necessario tra il casello di Vittorio Veneto sud, la provinciale 71 “del Ponte della Muda” e la statale 51 “Alemagna”, così da “tutelare gli abitanti di San Giacomo, ‘ostaggi’ da decenni, del caos viario ma, soprattutto, del pericolo causato dallo smog”.
Il consigliere del Gruppo misto ha inoltre riferito che, in passato, la giunta Scottà aveva realizzato una bretella dietro al Convento cistrcense, “che aveva irritato molto i sangiacomesi in quanto, a loro dire, la sua realizzazione avrebbe compromesso la meditazione delle suore stesse”.
In riferimento al secondo punto della questione, invece, Braido ha evidenziato la pericolosità tra le vie Isonzo, Mezzavilla e piazza Fiume, “dopo la riorganizzazione della viabilità, messa in atto dalla precedente amministrazione, con la soppressione della segnaletica orizzontale e verticale e la sosta selvaggia”.
Oltre a ciò, Braido ha spiegato che in via Vea ci sarebbe il divieto di transito per i mezzi pesanti ma, nonostante ciò, “i camion continuano a passare, arrecando danni alle recinzioni delle proprietà private”.
(Autore: Arianna Ceschin)
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