All’ospedale di Vittorio Veneto ha preso vita una nuova eccellenza sanitaria. Si tratta dell’Unità Operativa Semplice a Valenza Dipartimentale di Chirurgia Maxillo-Facciale, diretta dal dottor Marco Rossi, formalmente attiva dal dicembre 2023 ma operativa nei fatti dalla metà di gennaio dello scorso anno.
“Ci occupiamo soprattutto di chirurgia ricostruttiva dei mascellari, oncologica del cavo orale, delle ghiandole salivari, dei traumi facciali e delle patologie infiammatorie della bocca e delle ossa – spiega il dottor Rossi -. La ricostruzione nei casi di tumore o di patologie invalidanti è fondamentale: il volto è il nostro biglietto da visita, e intervenire significa anche aiutare i pazienti a ritrovare una vita sociale e psicologica dignitosa”.
Oltre agli interventi più complessi, il reparto affronta quotidianamente anche patologie dento-alveolari, come le difficili estrazioni dei denti del giudizio, o i problemi eruttivi nei bambini che non riescono a collaborare in anestesia locale. “In questi casi, il ricorso alla sala operatoria diventa fondamentale per garantire un intervento sicuro e sereno” spiega il primario.
Dall’inizio dell’attività operatoria, nei primi di marzo del 2024, l’unità ha già trattato circa 160 pazienti in regime di ricovero, spaziando dai day hospital alla week surgery, fino ai ricoveri ordinari. Tra i casi più rilevanti, spiccano le ricostruzioni mandibolari post-oncologiche realizzate con tecniche microchirurgiche avanzate: “Preleviamo un lembo osseo dalla gamba, lo rivascolarizziamo e ricostruiamo la mandibola – aggiunge Rossi -. Il tutto preceduto da una pianificazione computerizzata e l’uso di modelli 3D. L’obiettivo è sempre il recupero completo: funzionale, psicologico e sociale”.
Grande attenzione è riservata anche alle atrofie mascellari e alla ricostruzione ossea in vista di impianti protesici. “Chi perde i denti in giovane età rischia di perdere anche il supporto osseo necessario per impianti stabili. In questi casi interveniamo con innesti ossei grazie alla collaborazione preziosa con la banca dei tessuti di Treviso”. Interventi complessi, ma accessibili che “sono erogati in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale”, sottolinea Rossi.
“Questo è un ospedale piccolo, ci si conosce tutti – conclude -. Il clima che si respira è familiare, la disponibilità del personale è altissima e c’è una grande voglia di collaborare. Lavorare con colleghi straordinari, come quelli dell’Otorinolaringoiatria, è motivo di crescita e di soddisfazione. Professionale, ma anche personale”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Matteo De Noni)
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