Vincono il premio #Arpavideo e lo destinano alla propria scuola. Protagonisti i ragazzi della terza media vittoriese della scuola “Santa Giovanna d’Arco” di via del Fante, che hanno deciso di donare e lasciare “in casa” parte del terzo premio, una somma che doveva inizialmente essere destinata a una gita scolastica in un‘area naturalistica del Veneto.
Poiché le restrizioni legate al Covid-19 ne hanno impedito la realizzazione, hanno pensato di fare qualcosa di utile e hanno convertito il loro premio in 50 libri di inglese della casa editrice Usborne.
Libri utili, a carattere scientifico, da usufruire durante le lezioni di scienze in lingua inglese, ma anche dizionari illustrati, favole, romanzi a fumetti, libri graduati, enciclopedie e molto molto di più.
Questi libri sono destinati esclusivamente alla scuola e possono essere scelti direttamente dai docenti, per creare o arricchire la biblioteca scolastica in lingua inglese.
“Con questa donazione alla biblioteca scolastica, i ragazzi hanno dimostrano di guardare oltre la difficile pandemia che ha colpito noi tutti, è un grande atto di generosità in un periodo in cui è facile chiudersi in sé stessi – dichiara la preside Michela Coan – ed è bello che questa classe, che dal prossimo anno non sarà più tra noi, perché andrà alla scuola superiore, abbia deciso di lasciare a tutti gli studenti della S. Giovanna d’Arco questa bella eredità”.
C’è da dire che l’Arpav, l’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, promotrice del concorso, non ha esitato ad approvare la conversione del premio in libri “Diversi libri scelti riguardano tematiche ambientale, a conferma della sensibilità delle nuove generazioni al grande tema della salvaguardia delle risorse” afferma la Direzione dell’Agenzia Arpav.
Per tutti, insomma, ora c’è solo da approfittare di questa nuova e importante opportunità di studio.
(Foto: Michela Coan).
#Qdpnews.it
Vincono il premio Arpavideo e lo destinano in libri alla scuola: la generosità dei ragazzi di terza media della scuola Santa Giovanna d’Arco con lo sguardo oltre il Covid
