Vittorio, il presidente di quartiere “assolto” dal consiglio dell’ordine: non ha offeso l’amministrazione

Non c’è stato illecito disciplinare nel comportamento del presidente del consiglio di quartiere del centro, Giovanni Braido (nella foto). La sezione disciplinare del Consiglio distrettuale di disciplina forense del Veneto, ha archiviato la nota di illecito disciplinare nei confronti dell’ex vice sindaco, dopo l’esposto presentato dal sindaco Roberto Tonon e dall’ex segretario Vittorino Spessotto all’ordine degli avvocati.

Tutto era nato dopo una fitta corrispondenza al calor bianco, nei termini e nella forma tra il presidente del quartiere, che utilizzava per le sue lagnanze la carta intestata dello studio legale, e l’amministrazione. Da sindaco e segretario comunale l’accusa di “Un linguaggio e contenuti non propriamente forensi, e consoni al ruolo istituzionale, su carta intestata dello studio legale”.

Non solo: per l’amministrazione “l’approccio e i contenuti – scrisse – non paiono consoni al privato cittadino che si rivolge al suo sindaco per avere informazioni né tantomeno al privato cittadino avvocato che utilizza la carta intestata del suo studio legale, né ancora al presidente del comitato di quartiere, giocando in tutto questo con i ruoli”.

La nota di segnalazione firmata dal sindaco e dal segretario comunale fu diretta lo scorso dicembre all’ordine provinciale degli avvocati, e al consiglio di disciplina, stigmatizzando la mancanza di rispetto nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni e del ruolo ricoperto, per i modi, toni, lessico e sintassi in aperto contrasto e violazione del codice deontologico forense.

Tuttavia il consiglio di disciplina ha archiviato ieri la segnalazione, non riscontrando evidentemente nulla di particolarmente offensivo: “Nella mia nota a difesa ho significato che i principi costituzionali di libertà di espressione, pensiero, critica e satira, e l’uso di una certa terminologia non possono venire calpestati appellandosi al comportamento deontologico. Se sono avvocato non posso dire quello che penso? Sono io il diffamato nella questione, davanti al mio Ordine e a quello regionale, per cui vedrò cosa fare ora”, ha affermato sibillino l’ex vice sindaco.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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