Il prossimo martedì 20 luglio a Vittorio Veneto verrà presentato il lavoro che l’Amministrazione sta facendo per la redazione di questo nuovo strumento di pianificazione, in modo da fornire a tutti gli interessati le informazioni necessarie per poter partecipare in maniera fattiva e collaborativa alla stesura di quello che sarà il Piano strategico del Comune per il prossimo decennio.
L’incontro, che si terrà al Palafenderl di Via San Gottardo 91, avrà inizio alle ore 20 e l’accesso sarà limitato a sole 100 persone, per questo, chi desiderasse assistere, dovrà necessariamente prenotarsi alla mail pat@comune.vittorio-veneto.tv.it.
All’incontro parteciperanno il sindaco Miatto, l’architetto Dino De Zan, tecnico incaricato della redazione del piano e l’ingegner Alessandra Curti, dirigente del settore infrastrutture e gestione del territorio di Vittorio Veneto.
Obiettivo della serata è quello di illustrare ai cittadini il significato degli strumenti urbanistici e in particolare del PAT che è la principale risorsa a disposizione del Comune per gestire il proprio territorio. Vittorio Veneto è una realtà molto vasta e l’attuale normativa urbanistica è complessa.
Il 4 novembre di 100 anni fa, il Vittoriano, monumento che doveva accogliere le spoglie del Padre della Patria Vittorio Emanuele II, diventava invece l’ultima dimora del Milite Ignoto.
Vittorio Veneto intende celebrare degnamente la ricorrenza con una serie di iniziative partite proprio in questi giorni con la concessione della Cittadinanza Onoraria allo sconosciuto soldato che riposa sull’Altare della Patria.
Contestualmente – nel quadro del Progetto Memorie – è stato realizzato un commovente video, con testi dello studioso Lorenzo Cadeddu, che è stato pubblicato in rete e che proprio alla storia del Milite Ignoto è dedicato. Il video è consultabile al seguente link.
L’Amministrazione Comunale sta inoltre lavorando a un convegno di studi storici che si volgerà nel prossimo novembre e che sarà accompagnato dalla pubblicazione di due volumi, frutto della sinergia realizzata con il Centro Studi sulla Grande Guerra Piero Pieri e con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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