“Siamo in dittatura”: sono queste le parole rivolte da Devis Bonaldo, presidente del circolo trevigiano di Ancora Italia, alle Forze dell’Ordine schierate all’altezza di piazza del Popolo a Vittorio Veneto, prima di condurre i manifestanti presenti ai giardini di fronte, nel pomeriggio di oggi, domenica 9 maggio.
La Questura di Treviso, infatti, aveva di nuovo dato il proprio diniego all’iniziativa, per ragioni di carattere sanitario e legate all’ordine pubblico (qui l’articolo).
Come era avvenuto domenica scorsa, la piazza del centro vittoriese è stata transennata, con un considerevole dispiegamento di Forze dell’Ordine presenti, tra Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia locale e Guardia di Finanza.
Ma, mentre domenica scorsa i pochi manifestanti presenti non si erano espressi, stavolta non sono mancate le urla a suon di “vergogna”, rivolte alle Forze dell’Ordine presenti.
“Non si può impedire la socialità e la piazza del Popolo è di fatto chiusa al popolo”, è stato il messaggio più volte ribadito da Bonaldo, che ha specificato come non sia vietato parlarsi in un luogo pubblico, prima di introdurre uno dei quattro ospiti relatori che avrebbero dovuto presentarsi, ovvero l’infettivologo Fabio Franchi.
Franchi ha dichiarato che il virus non sarebbe “mai stato isolato correttamente”, affrontando specialmente il tema delle mascherine.
“La manifestazione non è stata autorizzata per questioni di ordine pubblico – ha proseguito l’infettivologo – ma non siamo degli sfasciavetrine”.
Franchi, che ha annunciato di aver scritto una lettera indirizzata al Questore su tutta la faccenda, ha proseguito sostenendo di aver fatto degli studi in merito all’inefficacia delle mascherine, che secondo lui non servirebbero neppure all’aperto.
“I virus sono così piccoli che passano attraverso il filtro e le mascherine vengono indossate in maniera tale da lasciare spazio a sbuffi d’aria. Non servono neppure all’aperto”, ha proseguito Franchi, citando figure di Governo immortalate mentre erano prive di mascherina e discutendo sulla questione dei vaccini.
La discussione stava proseguendo quando, ad un certo punto, è intervenuto un dirigente della Questura di Treviso, di fatto interrompendo il dialogo: subito si sono levati numerosi fischi e sono state diverse le contestazioni lanciate dai presenti alle Forze dell’Ordine.
Nonostante ciò la folla si è lentamente dissipata, mentre le Forze dell’Ordine hanno continuato a presidiare sia l’area della piazza sia quella dei giardini.
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